Scream VI

Dopo l’ennesimo massacro di Woodsboro Sam e Tara arrivano a New York decise a rifarsi una vita. Non ci sono assassini in vista nella Grande Mela e le due sorelle provano a fare le giovani tra feste e impegni vari. Non passa molto tempo però e gli omicidi tornano a seguirle. I media parlano del solito serial con la maschera e questa volta potrebbero essere molti. Per fronteggiare il già vissuto Sam (la più grande) passa all’azione. Con il detective di turno e la solita Monica di Friends forma una gang di vigilantes anti Ghostface.

Scream è arrivato al sesto capitolo e chi scrive si sente sempre più vecchio. Diretto da Matt Bettinelli e Tyler Gillet è l’ennesima certezza di quanto l’horror non morirà mai. Una coppia di registi che sceglie di allontanare la saga dalla provincia e limitare gli enigmi per scoprire l’assassino. Il risultato è un film diverso da quello che si aspetta con un ritmo ancora più forte e lo slasher a farla da padrone. Una scelta che si rivela azzeccata perché supportata dallo stilema classico che caratterizza da sempre la paura. Un omicidio iniziale, stacco, dei ragazzi in pericolo. La classica struttura rasserenante. Tornano le citazioni con il nerd horor addicted , questa volta una signora, che vede complotti e li argomenta tramite Star wars.

Lontano di casa e senza i personaggi storici ad eccezione della Cox, il film avrebbe potuto fallire. Bettinelli e Gillet invece riescono a trasformare New York in una cittadina sfruttandone la vastità per garantire la paura. Dotato di grande ironia, forse troppa, Scream 6 è il perfetto teen horror per i nuovi ventenni ma riuscirà a catturare anche i vecchietti e non solo per malinconia. La sceneggiatura è perfetta, per il genere e i nuovi attori sono un gruppo ben amalgamato che rimanda la dimensione ludica di un horror. Tra sorriso e tensione, alcune scene sono inquietanti al punto giusto, Scream 6 porta a casa un risultato ottimo e non era scontato. La saga nata dalla mente di Wes Craven continuerà ancora di certo speriamo con la stessa creatività del sesto capitolo.