Nel cuore antico di Tolentino (MC), tra le ferite ancora vive del terremoto del 2016, il cinema ha riportato la luce: un festival che ha ridato voce alle pietre, riaccendendo sogni e speranze nelle strade che ancora sussurrano storie di resilienza e rinascita. Questo è stato l’effetto della seconda edizione dello Scollinare Film FestivalSi che si è conclusa nei giorni scorsi. Un evento che ha trasformato la cittadina maceratese in un vivace centro culturale dedicato alla settima arte per un intero weekend: dal 4 al 6 ottobre. Con proiezioni sold out e migliaia di presenze, il festival ha confermato la sua capacità di attrarre un pubblico eterogeneo, unendo la magia del cinema a esperienze culturali diversificate e innovative.
Un festival inclusivo e innovativo
Il festival, ideato da Leonardo Accattoli, Damiano Giacomelli e Maurizio Petrini e organizzato dall’associazione Officine Mattòli con il sostegno della Regione Marche e del Comune di Tolentino, si è distinto per la sua capacità di coinvolgere appassionati di cinema, famiglie e anche le scuole in un’atmosfera di condivisione e scoperta. L’inaugurazione del venerdì ha dato subito il tono all’evento: la sonorizzazione dal vivo di Vincenzo Vasi e Gioele Pagliaccia al Green Room pub ha catturato l’attenzione del pubblico, mentre il live di Fabio Celenza e Omiri al Magma ha offerto una performance di respiro internazionale. Il Cinema Circus di sabato, allestito al Centro Sociale Santa Teresa, ha portato una ventata di freschezza e innovazione, con il coinvolgimento attivo delle scuole locali. Questo spazio dedicato alle nuove generazioni ha dimostrato l’importanza di educare i giovani alla cultura cinematografica, con l’obiettivo di stimolare creatività e pensiero critico.
Il cuore del festival, però, è stato il programma delle proiezioni, che ha animato diverse location del centro storico, trasformando Tolentino in un vero e proprio set cinematografico. Film di grande rilievo internazionale come “The Old Oak” di Ken Loach e “Palazzina Laf” di Michele Riondino, hanno conquistato il pubblico, arricchiti dalla partecipazione di ospiti d’eccezione come la co-protagonista Eva Cela e il montatore Julien Panzarasa. Il classico restaurato “Il grande Lebowski” ha inoltre riportato sul grande schermo un capolavoro senza tempo, a testimonianza della cura con cui il festival abbia selezionato le opere da presentare. Gli eventi serali, tra cui le performance artistiche e i dj set che hanno trasformato Tolentino in un centro di ritrovo anche per chi cercava svago e divertimento, rafforzando ulteriormente l’immagine del festival come luogo d’incontro tra cultura e socialità.
Talenti in ascesa: il pitch al pub grazie allo Scollinare Film Festival
Nella giornata conclusiva di domenica, il festival ha chiuso in grande stile con il pitch al pub, un’iniziativa che ha permesso ad aspiranti autori di presentare i propri progetti a produttori cinematografici di spicco. Tra i protagonisti della giornata, la casting director Stefania De Santis e il Presidente della Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini, che hanno offerto un’importante opportunità di confronto e crescita ai giovani talenti. La proiezione conclusiva di “Perfect Days” di Wim Wenders ha regalato al pubblico un’esperienza emozionante e riflessiva, suggellando una seconda edizione del festival che ha superato ogni aspettativa. Con un’affluenza straordinaria e un programma capace di soddisfare le esigenze di un pubblico vasto e diversificato, lo Scollinare Film Festival si è confermato come un appuntamento imperdibile nel panorama culturale marchigiano e non solo.