Sabbie mobili

Meccanico poco furbo ruba pochi dollari al suo padrone. Venti bigliettoni sottratti dalla cassa permetteranno al ragazzo di passare una notte con l’avvenente cassiera di una tavola calda. Dopo questo primo gesto “romantico” il giovane si ritroverà incastrato in una spirale di reati sempre più gravi. Preso per il naso anche dalla sua donna fatale lo sventurato dovrà darsi alla fuga . Sabbie mobili è un film del 1950 diretto da Irving Pichel e interpretato da Michey Rooney. Esempio di noir a basso costo è un lavoro di facile consumo che si fa apprezzare per ritmo e fotografia.

Incredibile nel suo sviluppo, Sabbie ha il pregio di mantenere uno stile classico nel genere. Si racconta la discesa all’inferno di uno sprovveduto che vorrebbe un’esistenza differente pur dovendosi accontentare. Uno squallido anonimato che il protagonista prova ad abbandonare senza rendersi conto di quanto la via facile non esista. Realizzato per creare empatia con le giovani generazioni del tempo ha la pecca di avere come protagonista un Michey Rooney poco a suo agio nel ruolo del duro a metà tra Bogart e James Dean .

Ottima nel ruolo della signora Jeanne Cagney capace di trasmettere tutta la frivolezza cattiva di un personaggio egoista. E’ interessante notare come i prodotti di largo consumo negli anni 50 fossero comunque degni di menzione per cura formale. Le anime sullo schermo sono perdenti che non hanno ancora una visione totale di quanto l’egoismo e la solitudine siano i veri fattori scatenanti del declino. Ogni individuo nel film mente credendosi furbo e non ha alcuno scrupolo a distruggere le vite altrui. I dialoghi sono buoni e riescono a ritrarre le frustrazioni senza imporre una chiave di lettura totale allo sfacelo sullo schermo.

Alcune scene sono di grande atmosfera, su tutte quelle girate a Coney Island nella sala giochi. Il vero valore aggiunto di Sabbie Mobili è sicuramente un immenso Peter Lorre capace di elevare qualcosa di normale a qualcosa da ricordare. Il protagonista di M riesce in pochi minuti a trasmettere la sensazione di desolazione interpretando il gestore di una sala giochi combattuto tra amore e istinto di sopravvivenza. Cinema da approfondire per comprendere quanto il classico possa anche essere interessante nei titoli più nascosti .