
Venerdì 16 maggio 2025 è stato segnato da forti disagi per gli utenti del sito dell’Agenzia delle Entrate. In particolare, numerosi professionisti hanno segnalato difficoltà nell’accesso all’area riservata, con lunghi tempi di attesa e blocchi che hanno reso di fatto impossibile completare le operazioni previste.
Gli utenti, soprattutto commercialisti, hanno condiviso sui social screenshot della schermata di accesso che notificava: «Sei in attesa di entrare nell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate; quando sarà il tuo turno avrai a disposizione dieci minuti per accedere». Un messaggio che si è ripetuto per ore, creando una vera e propria coda virtuale.
Agenzia delle entrate: scadenze fiscali e della precompilata
Il traffico anomalo e i disservizi sembrano essere legati a una concomitanza di fattori: da un lato, la pressione delle scadenze fiscali di metà mese, in particolare il versamento dell’IVA, dall’altro l’avvio della fase operativa per modificare e inviare la dichiarazione precompilata 2025.
Già il 15 maggio l’Agenzia delle Entrate aveva segnalato un’affluenza record alla piattaforma, dopo l’apertura del servizio di consultazione lo scorso 30 aprile. L’inizio delle modifiche e l’invio dei modelli ha evidentemente generato un picco di accessi, mettendo sotto stress l’infrastruttura informatica.
L’intervento dei commercialisti: proroga di dieci giorni
A fronte del malfunzionamento, il Consiglio nazionale dei commercialisti è intervenuto ufficialmente, sollecitando un differimento dei termini. Il presidente Elbano de Nuccio ha indirizzato una lettera al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, chiedendo il rinvio degli adempimenti previsti per il 16 maggio.
Anche Salvatore Regalbuto, tesoriere e delegato alla fiscalità del Consiglio, ha invocato l’applicazione del Decreto Legge 21 giugno 1961, n. 498. Questo provvedimento consente di prorogare le scadenze fino a dieci giorni in caso di eventi eccezionali che compromettano il funzionamento dei servizi dell’Amministrazione finanziaria.
Una situazione critica da risolvere al più presto
La richiesta dei commercialisti è motivata dalla necessità di tutelare contribuenti e professionisti impossibilitati a rispettare le scadenze a causa di disservizi non imputabili a loro responsabilità. La palla ora passa all’Agenzia delle Entrate, chiamata a valutare se sussistano le condizioni per un rinvio ufficiale.
Nel frattempo, il malcontento si è diffuso sui canali social, dove molti utenti continuano a lamentare lentezze e blocchi che rendono difficile la gestione puntuale degli obblighi fiscali. La speranza è che si tratti solo di un picco momentaneo e che l’accesso alla piattaforma venga ripristinato al più presto.