Pogacar stecca la prima. L’equadoregno Narvaez brinda alla prima.

Il favorito Pogacar arriva solo terzo al traguardo di Torino. Vince la prima tappa Jonathan Narvaez ed è la prima maglia rosa. Male Bardet e Aresman che devono già recuperare terreno.

Partito oggi il 107° Giro d’Italia, con la tappa da Venaria Reale a Torino, e con quel filo rosa che unisce tutta L’Italia mostrando al mondo le bellezze del nostro paese. La prima tappa del 107° Giro D’Italia 2024 è stata vinta in una volata a tre dall’equadoregno Jonathan Narvaez davanti al tedesco Maximilian Schachmann e al super favorito Tadej Pogacar. Il portacolori della Ineos Grenadiers ha vinto la prima tappa da Venaria Reale a Torino di 140 Km in 3 ore 14 minuti e 23 secondi, ad una media oraria di 43.213 km/h.

La tappa era ricca di insidie con ben tre gran premi della montagna, il primo  a Berzano di San Pietro, poi Superga, dove veniva ricordato il 75° anniversario della tragedia aerea dove morirono i giocatori del grande Torino, e il Colle Maddalena, ai quali si aggiungeva per ben due volte lo strappo di San Vito.

La cronaca vedeva la partenza da Venaria Reale alle 14,03, di ben 176 atleti.  L’avvio veloce del gruppo fa si che molti atleti cercassero la prima fuga di giornata. Dopo 8 Km dal via vanno in fuga Barré, Debeaumarché, Calmejane, Ghebreigzabhier, Pietrobon e  Fiorelli. Al km 30, il vantaggio dei sei fuggitivi sul gruppo è di 1 minuto e 20 secondi. Sul primo Gran Premio della Montagna di Berzano di San Pietro, dove transita per primo Fiorelli il vantaggio dei fuggitivi è di 2 minuti e 40 secondi sul gruppo.

Al traguardo Volante di Moriondo Torinese, Fiorelli, e gli altri fuggitivi, hanno un vantaggio di 1 minuto e 23 secondi su Groves, Plankaert ed il resto del gruppo. Al km 65 il vantaggio dei fuggitivi risale a 2 minuti e 03 secondi. Poi il gruppetto dei fuggitivi inizia a sfaldarsi.

Sul Gran Premio della Montagna di Superga Ghebreigzabhier ha 16 secondi di vantaggio su Fiorelli, 1 minuto e 13 secondi su Calmejane e Pietrobon, 2 minuti e 23 secondi su Debeaumarché e Barré, e 2 minuti e 56 secondi sul gruppo dei migliori. Al Km 90 Calmejane e Ghebreigzabhier hanno 35 secondi su Pietrobon e Fiorelli, mentre il gruppo di Pogacar transita a 3 minuti. Al km 115 Calmejane resta solitario in testa con solo 32 secondi sul gruppo. Al Gran Premio della Montagna  del Colle della Maddalena a Calmejane restano solo 10 secondi di vantaggio sul gruppo Pogačar. Ai meno 15 km dall’arrivo il gruppo sgranato insegue Calmejane che mantiene ancora 16 secondi di vantaggio, ma poco dopo, contrattaccano Conci, Schachmann, Baudin, Honoré, De Marchi, Pellizzari e Caruso dove, in vista del Traguardo Volante, raggiungono Calmejane.

Quando mancano 5 Km alla conclusione Conci, ha 5 secondi di vantaggio sugli altri fuggitivi ed il gruppo che tallona condotto dagli atleti UAE è a 25 secondi. Ai meno 3 km dall’arrivo, scattano e vanno in testa Narvaez, Schachmann e Pogačar, il gruppo a 9 secondi. Quindi volata finale a tre e vittoria netta dell’equadoregno Narvaez su Schachmann e Pogačar; a 6 secondi Baudin, a 10 secondi Conci che anticipa di poco il resto del gruppo.

La prima classifica generale vede maglia rosa l’equadoregno Narvaez con 3 secondi di vantaggio su Schachmann e 6 secondi su Pogacar. Gli altri favoriti della corsa hanno: Caruso 17 secondi di ritardo, Thomas, Alaphilippe, Chaves e O’connor 20 secondi di ritardo, Quintana e Bardet, 1 minuto e 7 secondi di ritardo ed Arensman 2 minuti e 27 secondi dalla maglia rosa. Escono di classifica il campione europeo Laporte ed il giovane Kooij che giungono sul traguardo con un ritardo di oltre 14 minuti.   Ultimo in classifica generale troviamo l’olandese Dekker con oltre 18 minuti di ritardo dalla maglia rosa.

Oggi si disputa la seconda tappa di 161 Km da San Francesco al Campo al Santuario di Oropa.  Prima parte pianeggiante e dopo 93 Km si inizia a salire con due gran premi della montagna di quarta categoria. L’oasi Zegna di 756 metri e Nelva di 775 metri, poi passaggio per Biella e salita finale ad Oropa. Quasi 12 Km con pendenza media del 6,2% e pendenza massima del 13%. Questa salita ricorda l’impresa del grande Marco Pantani quando perse contatto dal gruppo per un problema meccanico ma che, risalito in sella, recuperò tutti i battistrada arrivando da solo sul traguardo consolidando cos’ la sua maglia rosa.

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