
Nel cuore della Brianza, il Parco di Monza è da sempre meta prediletta per gite, picnic e passeggiate, soprattutto durante le festività. Ma ciò che dovrebbe essere un’oasi di relax si trasforma regolarmente in una vera e propria trappola per automobilisti e pedoni. La colpa? Le lunghe code all’uscita del parcheggio di Porta Monza, aggravate dal caos veicolare e da un deflusso inefficiente.
Parco di Monza e il traffico: lo sfogo di Giada Turato
A denunciare la situazione, questa volta, è l’ex assessore alla Mobilità Giada Turato, rimossa dal suo incarico nell’agosto 2024. In un post pubblicato sulla popolare pagina Facebook “Sei di Monza se…”, Turato ha definito il Parco “una camera a gas”, facendo riferimento alle auto in coda con motore acceso che saturano l’aria di emissioni nocive.
Un problema noto, ma mai risolto
Il fenomeno, purtroppo, non è nuovo. Ogni weekend e in occasione di festività, la situazione si ripete: traffico paralizzato, smog visibile e un’esperienza frustrante sia per chi è in macchina sia per chi si trova a piedi nei pressi dell’uscita. Residenti e frequentatori abituali del parco conoscono bene il problema, ma le soluzioni tardano ad arrivare.
Il Parco di Monza è attrattivo, ma non accessibile a tutti
Il Parco di Monza, il più grande polmone verde recintato d’Europa, attira ogni anno migliaia di visitatori, non solo dalla città ma da tutta la Brianza e oltre. Non tutti, però, hanno la possibilità di raggiungerlo in bicicletta o con mezzi ecologici. Molti utenti scelgono l’auto privata e spesso, vista la scarsità di posti, parcheggiano in divieto di sosta, causando disagi ai residenti delle zone limitrofe.
La soluzione? Migliorare i trasporti
Turato ha colto l’occasione per rilanciare la necessità di rafforzare il trasporto pubblico. Attualmente, nei giorni festivi, i collegamenti tra la stazione e il Parco sono insufficienti. La mancanza di una pianificazione efficace penalizza proprio nei momenti di massima affluenza. L’ex assessore ha ricordato anche la proposta – mai realizzata – della fermata della metropolitana M5 a Porta Monza, un progetto che avrebbe potuto cambiare radicalmente la situazione.
Interventi immediati in attesa della metro
In attesa del prolungamento della linea lilla M5, previsto entro fine 2033, Turato suggerisce di intervenire con soluzioni più rapide: ottimizzare il sistema semaforico all’uscita del Parco e rivedere l’intero piano della viabilità locale nei giorni festivi. “Serve una risposta immediata – ha dichiarato – prima che l’aria del nostro parco diventi irrespirabile”.