L’ossobuco alla milanese tra le ricette italiane più ricercate nel mondo

L'ossobuco alla milanese è tra le ricette più cercate su web. Ma non mancano anche la carbonara, le polpette, il tiramisù e... la pizza.

ossobuco alla milanese

L’ossobuco alla milanese è tra le ricette italiane più ricercate nel mondo e, ovviamente, sul web. La nostra cucina, ça va sans dire, è da sempre apprezzata un po’ da tutti. Ma l’elenco delle ricette italiane ricercate nel mondo è lungo. Ci sono anche le fettuccine Alfredo, le polpette, la pasta alla carbonara, la focaccia, gli spaghetti all’assassina e il ragù alla bolognese.

Chi cerca i nostri piatti tipici

Malta, in Australia e, guarda un po’, negli Stati Uniti sono gli stati che registrano il maggior numero di ricerche. Questi, in sintesi,  i risultati dell’ultima indagine di affidabile.org, che ha l’obiettivo di individuare le tendenze rispetto alle ricerche globali sul cibo italiano. I dati sono rilevati tramite Google Trends e il periodo di riferimento copre l’arco temporale che va da gennaio 2004 a marzo 2025, prendendo in considerazione tutti i paesi del mondo, Italia inclusa.

L’ossobuco alla milanese

Tra le ricette lombarde, come detto, c’è l’ossobuco alla milanese, un secondo piatto che, a dire il vero, può valere anche come piatto unico se abbinato al suo inseparabile compagno, il risotto allo zafferano. La storia ci insegna che la sua prima versione dell’ossobuco alla milanese risale a tempi remoti, tanto che nel 1891 Pellegrino Artusi scrisse dell’Oss Buss nel suo celebre libro gastronomico ‘La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene’.

In tempi più recenti è arrivato anche un ulteriore riconoscimento: il 14 dicembre 2007, infatti, l’ossobuco alla milanese ha ricevuto la speciale De. Co. (Denominazione Comunale) dal Comune di Milano, un titolo che viene assegnato alle prelibatezze locali divenute simbolo indiscusso della cucina del territorio.

Come vengono cercate le ricette

Il termine più usato per ricercare i prodotti del Belpaese è “Italian recipe”, ovvero “ricetta italiana”, tradotto dall’inglese, lingua più diffusa al mondo e la più frequente ai fini dell’analisi condotta. Ci sono poi le ricerche per i nostri prodotti più noti all’estero, ossia “pizza”, “pasta” e “spaghetti”in questo caso si tratta di cibi diventati ‘internazionali’, tra i pochi a non aver subito una traduzione.  L’approfondimento di affidabile.org ha riguardato proprio questi termini.

Polpette e salsiccia e condimento

Se si escludono pizza, pasta e spaghetti, polpette, salsicce e condimento la fanno da padrona. Seguono pane e focaccia, ma anche formaggio e insaccati, che possono essere un companatico, ma anche la base per i primi piatti. Consistenti impennate di interesse si segnalano però per la carne di manzo macinata. Va considerato che quest’ultima viene spesso utilizzata in America per il ragù o per le polpette, condimento tipico proprio per gli spaghetti.

Non manca neanche la ricetta del tiramisù classico, originario del Nord Italia.

La pasta Alfredo, dal Lazio agli States

Leggendo le ricerche associate ai piatti, segnaliamo una sesta posizione in classifica per la “pasta Alfredo”, tipica delle zone del LazioCon un valore di 61 per volume di ricerca, la pasta Alfredo supera anche la cacio e pepe, altro must laziale per quanto riguarda i primi.

Le fettuccine Alfredo, o pasta all’Alfredo, erano tradizionalmente condite con burro e parmigiano, ma gli americani hanno aggiunto varianti di condimento come panna, pollo e broccoli, modificando di fatto la ricetta originale, riscoperta negli anni ’20 dal ristoratore Alfredo Di Lelio.

E la pizza?

La pizza è il più popolare al mondo tra i cibi italiani. Dal 2004 a oggi il trend di ricerca per il termine “pizza” è in aumento, e ha fatto registrare le punte maggiori nel maggio 2020, dunque ancora nel periodo Covid. Se prendiamo a riferimento quell’anno, come esempio, il volume di ricerca per la pizza è stato pari a 100, un dato importante se confrontato al valore della pasta e degli spaghetti, rispettivamente a quota 25 e 6. Tale proporzione numerica, anche se cambiano i dati, è rispettata in tutto il periodo analizzato dalla nostra indagine.