
La tranquilla città di Fabriano drammaticamente sconvolta da un caso che mescola medicina, sospetti e tragedia familiare. La morte di Daniela Chiorri, 81 anni, inizialmente attribuita a un improvviso malore, si è trasformata in un’indagine per omicidio. A finire nel mirino della Procura di Ancona è il marito, Vincenzo Profili, 89 anni, ex medico e figura ben nota nella comunità locale.
Ricovero all’ospedale di Fabriano e all’accusa di omicidio
I fatti risalgono al maggio 2023, quando entrambi i coniugi furono ricoverati. I sintomi erano compatibili con un avvelenamento. Daniela non sopravvisse, mentre Vincenzo fu dimesso dopo un lungo ricovero. L’autopsia ha poi rilevato nel corpo della donna un’elevata concentrazione di nitrito di sodio, un conservante alimentare che, se assunto in grandi quantità, può rivelarsi letale.
Il veleno nascosto nella casa a Fabriano: un piano calcolato?
Secondo l’accusa, Profili avrebbe sfruttato le sue competenze mediche per orchestrare l’avvelenamento, somministrando la sostanza alla moglie e assumendone a sua volta una piccola dose per simulare un malore e confondere gli inquirenti. Un testimone avrebbe persino visto una boccetta sospetta nella loro abitazione, nascosta tra gli oggetti personali del marito.
Il contesto familiare e le indagini
Daniela era gravemente malata e allettata. La coppia, senza figli, conduceva una vita ritirata. Le indagini si sono complicate per l’assenza di prove dirette. Nell’abitazione nessuna traccia del nitrito. Questo nonostante il sequestro di alimenti e bevande. Tuttavia, nel computer del marito sarebbero state trovate ricerche legate all’acquisto della sostanza tossica.
Un passato importante e un processo imminente
Il nome di Vincenzo Profili è legato anche alla memoria del padre Engels, figura storica della Resistenza antifascista. Ma ora l’ex medico dovrà affrontare un’accusa gravissima. L’udienza preliminare è fissata per il 5 giugno, dove si deciderà se verrà rinviato a giudizio.