Missing

June ha passato quindici giorni di solitudine e feste tra amici, netflix, istagram etc etc. La mamma e il suo fidanzato però tornano dalla vacanza in Columbia e lei deve andare all’aeroporto a prenderli. Arrivata a destinazione, la ragazzina avrà un’amara sorpresa. Niente coppia d’innamorati in arrivo, per l’adolescente sarà l’inizio di un calvario. Missing è un film del 2023 diretto da Nicholas Jhonson e Will Merrick. Come il precedente lavoro la coppia di filmmaker propone il solito giallo costruito con tutta la tecnologia a disposizione. Utilizzando ogni social, ogni telecamera a circuito chiuso e ogni piattaforma streaming i registi mettono in scena una variazione sul cinema classico.

Utilizzando la tecnica pov, il film è un prodotto di consumo veloce e a tratti godibile. L’impianto giallo e l’improvvisazione nei dialoghi ricordano una diretta su Twich creando identificazione nel pubblico giovane. Questa nuova frontiera del cinema è adattabile a qualsiasi genere e se usata bene, come in questo caso, intrattiene qualsiasi spettatore . Colpi di scena a non finire, non tutti plausibili, per un genere che funziona in assenza di pretese autoriali e con un montaggio serrato.

Purtroppo con il proseguire della vicenda il film perde di smalto diventando una clip senza fine. Essendo il cinema una forma di comunicazione utilizzare le nuove è corretto ma senza farsi prendere eccessivamente la mano. Lo schermo di un pc con diverse finestre aperte è interessante come dettaglio, costruirne una vicenda di due ore è troppo. Ci si annoia già prima del finale quando i colpi di scena cominciano a sembrare buttati lì a caso e la voglia di spegnere il pc aumenta. Cinema usa e getta che merita attenzione per alcune buone intuizioni e per un’improvvisazione creativa si perde prima della fine.