Cos’è la mafia ? Quanti tipi di mafie esistono nel mondo? E in Italia? In quali modi la mafia penetra nella società civile fino ad arrivare ai più alti livelli della politica e della finanza?
“Lezioni di Mafie”
Ieri sera, in prima serata, a “Lezioni di Mafie “ in onda su La7, lo ha spiegato al grande pubblico Nicola Gratteri, il grande magistrato da sempre in prima linea contro la malavita organizzata, accompagnato dal Professore Antonio Nicaso, uno dei massimi esperti di criminalità organizzata a livello internazionale, docente di Storia delle organizzazioni criminali presso la Scuola Italiana del Middlebury College di Oakland, California e Mafia Culture and the Power of Symbols, Rituals, and Myth presso la Queen’s University di Kingston, Canada e da Paolo Di Giannantonio, noto giornalista televisivo con una grande esperienza sul tema.
La storica trasmissione con La Volpe e Falcone
Con un titolo che rievoca la storica trasmissione “Lezioni di Mafia”, ideata nel 1991 da Alberto La Volpe e Giovanni Falcone, questo approfondimento televisivo voluto da La7 è nato su un format collaudato nelle piazze e nelle occasioni in cui i tre sono stati ospiti. Il programma ha il suo fulcro nella narrazione delle modalità di diffusione delle moderne mafie, partendo dalla criminalità organizzata ‘ndranghetista – e cerca di dare un contributo a quello che il magistrato da decenni porta avanti, la diffusione della cultura della legalità, soprattutto tra i giovani, in un ‘era in cui, come spesso ribadisce Gratteri stesso, si assiste a una sorta di normalizzazione delle mafie e non si investe nella cultura e all’educazione ai valori della vita.
E sono proprio i giovani gli interlocutori della serata all’interno del Teatro dell’Università Roma Tre, trasformato in studio televisivo per registrare le quattro puntate del programma che ha richiesto mesi e mesi di lavoro in Italia e all’estero e ha permesso di girare filmati inediti tra Colombia, Belgio, Olanda e Calabria.
La ‘Ndrangheta
La prima puntata ha raccontato il Potere della mafia più potente al mondo, la ‘Ndrangheta. Gratteri e Nicaso ne hanno parlato passeggiando tra le vie del paese d’origine calabrese del magistrato, Gerace, a pochi passi dal tempio del potere criminale più radicato e invincibile. Da lì parte il racconto verso le altre destinazioni che seguono le rotte del narcotraffico e rappresentano le nuove culle della criminalità organizzata. La ‘Ndrangheta è forte perché si basa sul vincolo di sangue, sulla famiglia, sul territorio: prima l’abigeato, poi i sequestri di persona, poi i metodi più raffinati, l’infiltrazione della generazione che ha studiato tra i colletti bianchi e oggi la ‘Ndrangheta 4.0., così oggi questa mafia si cela dietro la corruzione, si infiltra negli appalti pubblici privati e controlla l’economia legale dandole quell’ossigeno che le serve, laddove lo Stato non agisce.
