Woody Allen. Radio Days e la malinconia di New York

Radio Days è uno dei film più nascosti e straordinari di Woody Allen

Nel 1987 esce al cinema uno dei film più nascosti e straordinari di Woody Allen dal titolo Radio Days. Durante gli anni 40 la radio era realmente il contenitore assoluto del mondo intero. Dalle onde arrivavano a ogni famiglia notizie, intrattenimento e cultura per accompagnare le giornate. Giocando con una malinconia straordinaria, Allen suggerisce una serie di aneddoti legati alla sua prima adolescenza dove, ascoltando e osservando musica e trasmissioni, si è formata la personalità che tutti conoscono.

Un film senza trama

Il film è privo di una trama delineata ma spazia tra la straordinaria famiglia Allen e i divi della radio più in voga in quegli anni. Lo spettatore ride e si emoziona grazie ai siparietti dello zio e dei genitori del regista, incastrati in una splendida Rockaway e scopre che anche negli attici di Manhattan la vita riservava le stesse dinamiche.

Un pezzo di vita che Woody Allen riesce a rendere meravigliosamente facendone assaporare le atmosfere attraverso eventi reali, come la guerra o la burla creativa sui marziani, all’emozione provata in prima persona nell’entrare al Radio City. La musica è elemento fondamentale di Radio Days , le canzoni di Bing Crosby e Sinatra sono la colonna sonora per eccellenza.

Miglior sceneggiatura

Se esiste un punto in comune ideale tra la grande opera dei primi del 900 e la non musica di questi tempi è rappresentata dalle orchestre di Glenn Miller o Tommy Dorsey. La sceneggiatura è quanto di più vicina alla definizione di brillante che si possa immaginare. Woody Allen ha voluto tributare quella commedia sofisticata che lo ha formato. Dialoghi degni di “Vogliamo vivere”” o “Mancia competente” per una recitazione altrettanto notevole. “Se non esistesse la malinconia, gli uccellini sugli alberi rutterebbero” diceva un filosofo, Radio Days regala un’ora e mezza di ricordo e di riflessione attraverso una risata a denti larghi.

La forza assoluta del film è quella di essere fuori dal tempo, non è necessario aver vissuto negli Usa degli anni 40 o vivere oggi in Italia , quel senso di meraviglia arriva. Una visione per televisione o videocassetta varrebbe quella del 4K, un tempo il cinema meno riuscito era questo.