KUM! Festival: curare, educare, governare

Dal 15 al 17 ottobre si tiene ad Ancona l’edizione 2021 di KUM! Festival, manifestazione con direzione scientifica dello psicoanalista Massimo Recalcati

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“Come ripartire. Cantieri” è il titolo dell’edizione 2021 di KUM!: il festival che propone ancora un’edizione speciale, con l’obiettivo di interpretare con fiducia e reinventare creativamente il tema della ripartenza. Dopo aver esplorato, lo scorso anno, il trauma causato dalla pandemia, è ora il momento di indagare come superare le difficoltà del presente.

I 47 relatori si confronteranno in altrettanti Cantieri

Per farlo, 47 relatori tra filosofi e teologi, psichiatri e psicoanalisti, economisti e politici, sociologi e antropologi, scrittori e artisti, storici dell’arte e scienziati si confronteranno all’ interno di veri e propri Cantieri, intesi come officine aperte, a più voci, veri e propri momenti di condivisione e sperimentazione. Non solo luoghi di diffusione del sapere, quindi, ma impegni collettivi per trovare risposte concrete alle emergenze sociali, politiche, economiche, ambientali e culturali che la pandemia ha sollevato. Non occasioni per chiederci in astratto: cosa dobbiamo sapere? ma invece, occasioni per porsi concretamente la domanda: come possiamo fare?

Dalla resistenza alla ripartenza

«Il titolo di quest’anno nomina il nostro essere in bilico su un crinale altissimo» dichiarano Massimo Recalcati e Federico Leoni «C’è qualcosa di vertiginoso in questo oscillare tra la resistenza e la ripartenza. Ognuno di noi, il festival stesso, l’intera società è impegnata nel passaggio più enigmatico, quello che porta dall’aver resistito e continuare a resistere, giorno per giorno, a una crisi senza precedenti, verso la reinvenzione di una vita individuale e collettiva da troppo tempo sospesa in un limbo senza tempo e senza progetto.

La Mole Vanvitelliana, casa ideale del festival

Tutti gli incontri di KUM! si svolgono alla Mole Vanvitelliana di Ancona, uno dei più affascinanti complessi monumentali del Paese, oggetto di importanti interventi di rigenerazione urbana con l’apertura di una nuova ala di 6.000 mq, che porta la struttura a raggiungere i 22.000 mq totali. La Mole è un cantiere aperto, in continuo divenire: polo culturale della città e già luogo della Cura, perché nata nel Settecento come lazzaretto. È dunque casa ideale del festival, che amplifica la vocazione simbolica dei suoi spazi: il sottotitolo di KUM! infatti, Curare, Educare, Governare – i tre mestieri impossibili secondo Freud – amplia il campo dell’analisi della Cura a tutti i differenti volti della sofferenza: del malato, della Polis, della Terra e di noi stessi.

Tutti gli appuntamenti sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria esclusivamente on-line attraverso il sito www.kumfestival.it a partire dal 25 settembre.

Nel rispetto delle norme per la prevenzione del Covid-19 è assicurato il distanziamento tra le persone e per accedere agli eventi è necessario esibire il Green pass valido per la giornata in cui si svolgono gli eventi prenotati.