
C’è una scuola, a Ivrea, che non insegna soltanto materie. Insegna a immaginare, a osare, a costruire, con la mente e con le mani, un’Italia che non dimentica le sue radici ma che sa guardare avanti. È l’Istituto di Istruzione Superiore Camillo Olivetti, e in occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy 2025, ha ricevuto un riconoscimento che va ben oltre un premio: è il sigillo simbolico di un’Italia che sa ancora creare, sognare, innovare.
Il progetto premiato dalla Regione Piemonte si intitola “Creatività e tecnologia: dal prodotto all’arte. Il Made in Italy oltre i confini del design”. Un titolo lungo, certo. Ma dentro quelle parole c’è tutto: il senso di una sfida vinta, la capacità di trasformare un’idea in qualcosa che respira estetica e funzionalità, cuore e testa, memoria e futuro.

A presentarlo non sono stati imprenditori navigati, né architetti famosi. Ma studenti. Ragazzi e ragazze che stanno imparando a plasmare il mondo con gli strumenti della scuola e della visione. Il loro progetto ha conquistato uno dei dieci posti d’onore nel concorso regionale dedicato alla valorizzazione delle eccellenze italiane tramite l’educazione. E con il riconoscimento, anche un contributo economico (5.000 euro). Budget che servirà a finanziare nuove iniziative nel campo del design, della sartoria, della promozione turistica e della tutela dei prodotti agroalimentari.
Tra i primi a congratularsi pubblicamente, Paola Antonetto, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e presidente della VI Commissione Cultura, Sport e Tempo Libero, che ha dichiarato: “È con grande soddisfazione che esprimo il mio plauso all’Istituto Olivetti di Ivrea. Il progetto dimostra quanto la scuola sia un luogo vivo e capace di generare visioni innovative, valorizzando al contempo le radici profonde del nostro saper fare italiano”. E ancora: “Premiare questi progetti significa riconoscere il ruolo fondamentale che la scuola svolge nella trasmissione dei valori identitari e nella costruzione di un futuro dove tradizione e innovazione camminano insieme”.

Un futuro che, a Ivrea, ha il volto e le mani di ragazzi che modellano il domani con gli strumenti di ieri e la tecnologia di oggi.
Che imparano che il Made in Italy non è solo una scritta da esportare, ma un’identità da custodire. “Sarà mia premura far visita all’Istituto per complimentarmi di persona con gli studenti, i docenti e la dirigenza scolastica”, ha aggiunto Antonetto, “per ascoltare direttamente i protagonisti di questo brillante risultato e rinnovare l’impegno delle istituzioni a sostegno dei talenti del nostro territorio”.
Non è un caso che questa celebrazione del genio italiano cada proprio il 15 aprile, giorno in cui nacque Leonardo da Vinci: padre di ogni visione, di ogni invenzione, di ogni sogno fatto a occhi aperti. La Giornata Nazionale del Made in Italy, istituita nel 2023 e cresciuta rapidamente in adesioni ed eventi (oltre 500 in Italia e 50 all’estero nel 2025). Quest’anno ha puntato tutto su un binomio potente: identità e innovazione. E l’Olivetti di Ivrea ha saputo incarnarlo perfettamente.

Con 1.300 studenti e una didattica che abbraccia indirizzi tecnici e professionali, questo istituto non è soltanto una scuola: è un laboratorio culturale. Un’officina di idee. Un crocevia di competenze. Il suo nome richiama quello di Camillo Olivetti, pioniere dell’industria che seppe unire etica e innovazione, lavoro e bellezza. E oggi, in quelle aule, i suoi ideali sembrano ancora pulsare, vivi.
Il premio ricevuto non è solo una targa da esporre. È una promessa mantenuta. È la dimostrazione che quando l’educazione incontra la passione, e quando le istituzioni credono davvero nei giovani, allora il futuro smette di essere una speranza e diventa un progetto concreto. Un’Italia che fa scuola, davvero, a Ivrea, con cuore, intelligenza e mani capaci di creare bellezza.
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