Il 9 maggio Rai5 in ricordo di Aldo Moro

Sarà trasmessa l'opera in un atto UN’INFINITA PRIMAVERA ATTENDO su testo di Sandro Cappelletto e la musica di Daniele Carnini

Un'infinita primavera attendo
Un momento dello spettacolo 'Un'infinita primavera attendo'

Rai 5 propone per sabato 9 maggio la trasmissione dell’opera musicale in un atto ‘Un’infinita primavera attendo’. L’opera composta su un testo di Sandro Cappelletto e la musica di Daniele Carnini è stata scritta in ricordo del 9 maggio 1978 quando fu rinvenuto il corpo di Aldo Moro. La produzione è dell’Accademia Filarmonica Romana con l’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani. Disponibile ‘on demand’ anche sul portale di Raiplay.

 

Un doveroso omaggio ad Aldo Moro nel giorno del ritrovamento del suo corpo

Rai5 trasmetterà sabato 9 maggio alle 23,10 ‘Una infinita primavera attendo’ opera in un atto scritta dal giornalista e scrittore Sandro Cappelletto. Con la musica di Daniele Carnini è un doveroso omaggio alla memoria dell’anniversario del ritrovamento del corpo di Aldo Moro avvenuto il 9 maggio 1978. La messa in onda sarà preceduta da una breve diretta video il 9 maggio alle ore 22.40 sulla pagina facebook dell’Accademia Filarmonica Romana. Sarà condivisa anche dalle pagine Fb di Rai5, Rai Cultura e Istituto Treccani. Parteciperanno gli autori dell’opera, il regista Cesare Scarton, e al direttore artistico della Filarmonica Andrea Lucchesini.

 

‘Un’infinita primavera attendo’ opera di impegno civile. Gli interpreti

E’ un’opera di teatro musicale dal forte impegno civile scritta nel 2016 che riesce a rievocare i terribili 55 giorni della prigionia di Moro. Lo spettacolo è stato realizzato con le scene di Michele Della Cioppa, i costumi di Giuseppe Bellini, i video e le proiezioni di Flaviano Pizzardi.  La compagnia di canto è costituita da giovani solisti: Daniele Adriani (Moro), Sabrina Cortese (Segretaria), Chiara Osella (Uno Studente). Inoltre ci sono  Luca Cervoni (Cardinale/Giornalista), Clemente Daliotti (Politico italiano/Intellettuale italiano) e Giorgio Celenza (Senatore americano/Giornalista). Sul podio Gabriele Bonolis alla guida de l’Ensemble dell’Orchestra Roma Tre.

 

I contenuti dello spettacolo per un ricordo di Aldo Moro

Per comprendere i contenuti dello spettacolo sono utili le parole del regista Cesare Scarton. “Questo progetto – spiega il regista – nasce dalla consapevolezza di mantenere viva una memoria che potrebbe correre il rischio di disperdersi e di non essere trasmessa alle nuove generazioni. Tuttavia – continua -la trasposizione su un palcoscenico di una vicenda così legata alla nostra contemporaneità deve necessariamente astrarsi da ogni riproduzione realistica per proiettarsi in una dimensione di valori universali”. Poi, riguardo alla realizzazione scenica aggiunge “Sulla scena non si vedrà quindi tanto la pedissequa ricostruzione di quella storia, quanto la vicenda di un uomo politico in lotta contro un sistema di potere non interessato a soddisfare le vere esigenze e le autentiche aspirazioni del Paese”.

“Una sorta di ‘combattimento’ – prosegue il regista – tra una visione che assume come suo motto l’invito a guardare ‘non al domani ma al dopodomani’, e le forze che si oppongono a una società protesa in avanti e lanciata verso il futuro. Facendo uso anche della multimedialità, la vicenda è ambientata in un’epoca senza tempo, su un palcoscenico del tutto nudo, con le attrezzature tecniche a vista, in modo da privarla di ogni orpello esornativo e serrare il percorso drammaturgico in un flusso narrativo continuo, nel quale si snoda questa dolente parabola umana”.