In Israele nessuna guerra civile

Solo propaganda islamista

Guerra civile
Supporters of Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu.

Certa stampa occidentale filo-islamista pur di gettare discredito sul Primo Ministro Netanyahu diffonde in questi giorni notizie inventate di sana pianta di un Paese come Israele sull’orlo della guerra civile, dove perfino la stessa popolazione israeliana sarebbe contro le sacrosante azioni militari del Governo per combattere i gruppi nazisti di Hamas ed Hezbollah.

Niente di più falso. E basta leggere i principali quotidiani israeliani. Ci sono state alcune manifestazioni di protesta con pochi partecipanti, come è giusto che sia nell’unica vera democrazia di quell’area che dalla Turchia fino all’Arabia Saudita vede solo regimi tirannici e oppressivi.

Ovviamente le 24 famiglie degli ostaggi ancora (forse) vivi, s’illudono in tutti i modi di poter seguitare a dialogare con Hamas, non accettando il fatto che questi criminali abbiano già dato prova di non voler liberare mai gli ostaggi, essendo l’unica loro assicurazione per non essere spazzati via da Gaza. Cosa che invece accadrà.

E naturalmente ci sono gli oppositori politici al partito di Governo, che hanno tutto il diritto di manifestare. Diritto che non avrebbero nei regimi osannati proprio da detta stampa: occorre ricordare cosa ne è stato degli oppositori di Hamas, o del Governo iraniano, o in Turchia, Siria ecc.?

Poi ci sono state opposizioni politiche alla decisione del Governo di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, decisione corretta dato che su questi pesano gravissime responsabilità; come affermato dal Primo Ministro al gabinetto in una riunione iniziata giovedì sera tardi: «Il Governo ha perso fiducia in Bar dopo l’assalto di Hamas del 7 ottobre 2023 al sud di Israele. Bar è debole e non è la persona giusta per riabilitare l’organizzazione d’intelligence».

Ronen Bar, capo dello Shin Bet, licenziato da Netanyhau.

Nel frattempo il Governo siede solido alla guida del Paese, sostenuto dalla maggior parte della popolazione. Tutto ciò è ben lungi dall’essere una guerra civile. In Israele la vita va avanti normalmente, la gente lavora, studia, va al mare e al ristorante. I media occidentali che denigrano il Governo di Gerusalemme si rendono complici del gioco criminale islamo-nazista di Hamas e dei regimi totalitari di Teheran e Ankara.

La spiaggia di Tel Aviv sempre frequentata.
Vita notturna in Israele.

I detrattori di Israele possono gridare quanto vogliono, ma il falso storico di uno Stato palestinese è ormai tramontato per sempre per colpa esclusiva dei gazawi e dei loro complici (anche occidentali), mentre i criminali nazisti il cui unico obiettivo è lo sterminio degli Israeliani e la fine di Israele saranno cancellati dalla geografia del Medio Oriente.