
L’azienda Flags Unlimited, principale produttore di bandiere in Canada, ha registrato un raddoppio delle vendite nelle ultime sei settimane rispetto all’anno precedente. Secondo Matt Skipp, comproprietario dell’azienda, questa impennata sarebbe direttamente collegata all’aumento del patriottismo canadese, alimentato dalle tensioni con gli Stati Uniti.
L’inverno è solitamente un periodo di vendite basse per l’azienda con sede a Barrie, Ontario. Tuttavia, il recente clima politico ha scatenato una domanda senza precedenti. “Più Trump parla, più bandiere vendiamo”, ha dichiarato Skipp a Fortune. L’azienda prevede un incremento tra il 30% e il 50% delle vendite annuali se questa tendenza dovesse continuare.
Scontro tra Canada e Stati Uniti
Le relazioni tra i due Paesi si sono inasprite dopo che Donald Trump ha imposto una tariffa del 25% sulle importazioni da Canada e Messico. Sebbene l’attuazione della misura sia stata posticipata di 30 giorni per consentire negoziati. Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha minacciato contromisure con dazi su prodotti americani come succo d’arancia e acciaio.
A peggiorare la situazione, Trump ha riproposto l’idea che il Canada diventi il 51° Stato degli Stati Uniti. Sostenendo che gli USA perdono 200 miliardi di dollari all’anno nei rapporti con il vicino settentrionale. Trudeau ha respinto questa proposta, definendola un tentativo di appropriarsi delle risorse naturali canadesi.
Patriottismo canadese: la reazione
L’opposizione alle politiche statunitensi si è manifestata anche sugli spalti: durante eventi sportivi, i tifosi canadesi hanno fischiato l’inno nazionale statunitense, come accaduto a Montreal prima di una partita di hockey e a Toronto durante un match NBA.
Nel frattempo, Flags Unlimited sta affrontando un’impennata della domanda mai vista prima. L’azienda sta considerando di aumentare i turni per i suoi 50 dipendenti a tempo pieno per soddisfare le richieste. “Per la prima volta, siamo preoccupati di non riuscire a stare al passo”, ha ammesso Skipp.
Il boicottaggio dei prodotti americani
L’ondata di patriottismo starebbe portando molti canadesi a boicottare prodotti e servizi statunitensi. Alcuni scelgono di evitare viaggi negli Stati Uniti. Molti altri dirottano i loro acquisti su prodotti locali invece di quelli d’importazioni americane.
“Questo è il momento di scegliere il Canada”, ha dichiarato Trudeau, invitando i cittadini a riscoprire le bellezze nazionali invece di viaggiare all’estero. Il settore turistico americano potrebbe subire perdite ingenti: una riduzione del 10% dei viaggiatori canadesi potrebbe costare agli Stati Uniti circa 2,1 miliardi di dollari.
Anche nei supermercati, i consumatori stanno facendo scelte più patriottiche, preferendo frutta e alcolici canadesi rispetto a quelli statunitensi. “Non andremo negli Stati Uniti e spenderemo i nostri soldi in Canada”, ha dichiarato un cittadino dell’Ontario.
Un fenomeno destinato a durare?
Se le tensioni tra i due Paesi continueranno, il sentimento patriottico in Canada potrebbe rafforzarsi ulteriormente. Flags Unlimited e altre aziende locali potrebbero continuare a beneficiare di questa ondata di nazionalismo. Gli Stati Uniti potrebbero dover affrontare le conseguenze economiche di un rapporto sempre più teso con il loro storico alleato settentrionale.