Giro d’Italia: Milan, guaio meccanico all’ultimo giro

Tris di Merlier

Giro d'Italia

Roma (Roma). Vittoria del belga Merlier davanti alla maglia ciclamino Milan terzo Groves. Trionfo per la maglia rosa Pogacar, che ha già preannunciato che molto probabilmente tornerà nel 2025. Sfilata finale per Domenico Pozzovivo dopo 18 giri d’Italia. Trionfo anche per la maglia bianca di Tiberi.

Roma (Roma). La ventunesima tappa del 107° Giro d’Italia si è conclusa con la consueta volata finale sulle strade di Roma, che ha spodestato l’arrivo classico di Milano. Vittoria del Belga Tim Merlier della Soudal Quick Step, che grazie alla vittoria odierna ha lasciato il segno per la terza volta in questo Giro D’Italia.

La tappa di Roma: 125 chilometri

È andata in scena la ventunesima tappa la Roma – Roma, di 125 Km. La Tappa finale divisa in due parti, la prima parte da Roma EUR, con i festeggiamenti del caso, ha portato i girini fino al litorale romano di Ostia, quindi si è ritornati in quel di Roma in zona partenza per poi iniziare corsa vera nella seconda parte con il circuito finale di 8 giri all’interno della Capitale. Il circuito misurava di 9.5 km e si sviluppava interamente lungo le vie cittadine. Passerella finale per il vincitore Tadej Pogacar, mentre lavoro extra per gli uomini veloci. Si prospettava volata e così è stata.

La cronaca ha avuto poco da dire se non i vari festeggiamenti durante la passerella finale. Prima Pogacar con la sua squadra  al completo, la UAE Team Emirates, hanno sfilato in testa al gruppo, salutando e  festeggiano con i tifosi, poi è taccata alla squadra della maglia bianca di Antonio Tiberi, la Bahrain Victorious, festeggiare in testa al gruppo. Infine è stato dato via libera di transitare in testa al gruppo al primo passaggio a Roma al corridore Domenico Pozzovivo, che dopo 18 anni da l’addio al ciclismo a fine stagione, e per l’ultima vota partecipava al Giro d’Italia.

Quindi la corsa si è animata quando mancavano 68 Km alla conclusione. In quattro si avvantaggiano in testa al gruppo. I fuggitivi sono Martin Macrellusi, della Vf Group-Bardiani Csf – Faizane’, Ewen Costiou della Arkea – B&B Hotels, Alex Baudin della Decathlon Ag2r La Mondiale e Frolich Mikkel Honorè della EF Education – Easypost. Il loro vantaggio si è sempre costantemente aggirato sui 20 secondi, perché dietro le squadre dei velocisti non hanno lasciato spazio alla fuga.

Ai meno 12 Km dalla conclusione il gruppo tirato sempre dalla squadre dei velocisti riprende i quattro fuggitivi. Nel frattempo mentre ci si prepara per la volata finale la maglia ciclamino Milan ha un problema meccanico e deve fermarsi. Perderà 50 secondi, ma grazie all’aiuto delle varie ammiraglie di tutte le squadre, e all’aiuto dei suoi uomini, riesce a rientrare in gruppo e a disputare la volata.

La volata finale

Volata finale e vittoria del francese Tim Merlier della Soudal Quick Step davanti alla maglia ciclamino di Jonathan Milan della Lidl-Trek e a Kaden Groves della Alpecin – Deceuninck. Merlier vince la ventunesima tappa da Roma a Roma di 125 Km in 2 ore 51 minuti e 50 secondi, alla media oraria di 43.646 km/h.

La classifica generale

Confermata la classifica generale dove troviamo vincitore del 107° Giro d’Italia Tadej Pogacar con un vantaggio di 9 minuti e 56 secondi su Daniel Felipe Martinez, e  10 minuti e 24 secondi su Geraint Thomas giunto terzo. Quarto l’australiano Ben O’connor con 12 minuti e 07 secondi. Quinto a 12,49 la maglia bianca Antonio Tiberi. In sesta posizione troviamo Thymen Arensman con 14,31 di ritardo. In settima posizione troviamo Einer Rubio con 15 minuti e 52 secondi dal leader della corsa. Ottavo Jan Hirt con 18 minuti e 05 secondi, noto chiude Romain Bardet con 20,32, e infine decimo con 21,11, Michael Storer. Segnaliamo come sempre l’ultimo in classifica generale perché forse è quello che ha fatto più fatica e merita l’onorificenza quasi come il primo. In ultima posizione troviamo il corridore della B&B Hotels Alan Riou che ha un ritardo dalla maglia rosa di 6 ore, 02 minuto e 28 secondi.

Maglia ciclamino

Rimane invariata la classifica della maglia ciclamino. Primo e vincitore della classifica generale il portacolori della Lidl Trek  Jonathan Milan con 352 punti. Secondo Kaden Groves della Alpecin Deceuninck con 225 punti, e terzo in classifica il belga Tim Merlier della Soudal Quick-Step con 193 punti.

Definita già da ieri anche la classifica dei gran premi della montagna dove troviamo vincitore lo sloveno Tadej Pogacar della Uae Team Emirates con 270 punti. Al secondo posto Giulio Pellizzari, che nella tappa conclusiva ha indossato la maglia azzurra di leader, con 206 punti e i terza posizione troviamo Georg Steinhauser con 153 punti.

La maglia bianca

Vincitore della maglia bianca di miglior giovane Antonio Tiberi della Bahrain Victorious, con un vantaggio di  1 minuto e 42 secondi su Thymen Arensman della Ineos Grenadiers, e 11 minuti e 10 secondi su Filippo Zana del Team Jayco Alula.

Le altre classifiche: quella del Tv generale troviamo vincitore Andrea Pietrobon con 70 punti, su Julian Alaphilippe con 67, e su Mirco Maetri con 43. Vincitore della classifica dell’Intergiro Filippo Fiorelli con 59 punti. In seconda posizione Julian Alaphilippe con 48 punti e in terza posizione troviamo Andrea Pietrobon con 44 punti. Premio fuga generale troviamo primo e vincitore Andrea Pietrobon con 606 punti. Al secondo posto Mirco Maestri con 523 punti e terzo Julian Alaphilippe con 490 punti.

Definitiva anche la classifica a squadre. In prima posizione troviamo la vincente Decathlon Ag2r La Mondiale. Al secondo posto troviamo l’Ineos Grenadiers con un ritardo di 44 minuti e 23 secondi sulla squadra francese. Al terzo posto la UAE Team Emirates con 1 ora 1 minuto e 50 secondi di ritardo dalla prima in classifica.

Domani nessuna tappa e nessuna previsione, ma solo lacrime negli occhi, e un groppone in gola, trattenuto a stento dalla gioia che i girini hanno portato per le strade italiane per tre settimane, ma che fa pensare che tutto è finito, e domani non c’è nessuno da aspettare a bordo strada, o l’attesa del collegamento Tv per assistere alla tappa. Già la tappa, che con la 21° frazione ha portato alla fine del nostro Giro d’Italia, in attesa che la corsa più dura nel Paese più bello del mondo ritorni.