Devon, safari in mare da shock: turista rimane paralizzata

Un’inchiesta ufficiale rivela gravi carenze nella sicurezza a bordo del gommone Lundy Explorer: i sedili anteriori, definiti “kamikaze”, esponevano i passeggeri a rischi elevatissimi.

Devon Safari mare

Nel giugno 2023, una giovane turista di 28 anni ha visto la propria vita cambiare per sempre dopo un safari in mare partito dal porto di Ilfracombe, nel North Devon. La donna si trovava a bordo del gommone Lundy Explorer, quando l’imbarcazione è stata colpita da un’improvvisa sequenza di onde alte che hanno messo a dura prova la stabilità dei passeggeri.

La turista, seduta su un cosiddetto ‘sedile jockey’ nella parte anteriore, è stata scaraventata violentemente all’indietro. Cosi si è fratturata la colonna vertebrale, riportando una paralisi permanente.

North Devon: onde “impreviste” e i sedili ad alto rischio

Secondo il Marine Accident Investigation Board (MAIB), le condizioni meteo locali nel North Devon erano peggiorate rapidamente, generando mare mosso e onde di altezza superiore al previsto. Quando il gommone ha incontrato tre violente onde consecutive, l’impatto ha sbalzato tutti i passeggeri in avanti, provocando anche contusioni e ferite minori ad altri presenti a bordo.

Il rapporto evidenzia come i sedili anteriori, spesso soprannominati dagli stessi operatori “kamikaze” o “suicidi”, non siano adatti a essere occupati singolarmente. La loro posizione espone infatti chi vi siede a sollecitazioni d’urto elevate e pericolose, soprattutto in condizioni di mare agitato.

Sicurezza insufficiente prima della partenza

Un altro elemento critico riguarda il briefing sulla sicurezza: prima di lasciare il porto non era stato spiegato ai passeggeri il corretto utilizzo dei sedili né i rischi legati alla loro posizione. La mancanza di informazioni adeguate ha contribuito a esporre la giovane donna a un pericolo di cui non era consapevole.

Ritardi nei soccorsi

Dopo l’incidente, il capitano ha tentato di contattare telefonicamente il proprietario dell’azienda, senza riuscirci. Non è stato invece utilizzato il collegamento radio con la Guardia Costiera. Un errore questo, che – secondo il MAIB – ha rallentato la gestione dell’emergenza. Ha pertanto impedito di ricevere istruzioni mediche immediate per una sospetta lesione spinale.

La vittima è stata riportata a riva, mentre la sorella ha chiamato i soccorsi. Un membro della Royal National Lifeboat Institution (RNLI) locale, allertato dai presenti, ha inviato una squadra di emergenza. In seguito, la donna è stata trasferita in elicottero all’ospedale di Plymouth.

La diagnosi e le conseguenze

Il neurochirurgo consulente dell’ospedale ha confermato che la paralisi è stata provocata direttamente dall’impatto, escludendo patologie pregresse che potessero avere un ruolo nella gravità della lesione.

Lispettore capo degli incidenti marittimi, Andrew Moll, ha commentato con durezza la vicenda:

“Questo terribile incidente mostra come anche a bassa velocità, in prossimità dei porti, possano verificarsi conseguenze gravissime se le disposizioni di seduta non sono adeguate. Nonostante la passeggera fosse in salute e indossasse l’equipaggiamento di sicurezza previsto, è stata proiettata dal sedile riportando un danno irreversibile.”