Neanche tre mesi fa il Tribunale di Milano aveva condannato chef Rubio ( al secolo Gabriele Rubini), a rimuovere un post contro Israele pubblicato sul proprio profilo X e a risarcire Linkiesta per 2.700 euro.Nella sentenza il giudice Andrea Manlio Borrelli ha ordinato all’ex conduttore televisivo di “rimuovere immediatamente” un post in cui offendeva Linkiesta, accusandola anche di essere “sionista” e minacciando la testata.”Un giorno – scriveva – dovrete rispondere del vostro supporto ai coloni terroristi ebrei”. Rubio, che ha sempre mostrato ostilità nei confronti di Israele, era anche stato denunciato e finito sotto indagine per degli insulti di stampo antisemita nei confronti della senatrice Liliana Segre. Oggi Rubio, dopo essere anche stato fermato dalla polizia a Roma un paio di settimane fa mentre si stava recando a una manifestazione anti-Israele di Potere al Popolo con una tanica contenente 5 litri di sangue animale, è tornato alla carica con un comizio all’aperto dopo che il liceo artistico romano “Ripetta”, dove avrebbe dovuto parlare, non gli ha concesso l’ingresso.
Rubio ancora una volta ha sparato a zero contro Israele ma ha anche criticato lo slogan “stop al genocidio” perché a suo dire “non serve a niente” se non “a parlare di Mara Venier e della Rai” senza usare invece termini come “Palestina”, come “Nakba” e “palestinesi”.A un certo punto però Rubio ha fatto un’affermazione che plausibilmente scatenerà parecchie polemiche, definendo l’attacco del 7 ottobre “operazione di resistenza di Hamas a danno dei coloni riservisti” e aggiungendo: “non sono civili, non esistono civili nella colonia sionista, esistono solo riservisti”. Rubio attacca poi PD, Fratelli d’Italia e RAI definendoli “covi di sionisti”. Il tutto è stato ripreso in video. Come si può definire “operazione di resistenza” l’eccidio di uomini, donne e bambini, gli stupri, le torture, gente fatta pezzi o bruciata viva? I sequestri di donne, anziani, neonati? Tali parole non possono che lasciare interdetti ed esterrefatti. Le dichiarazioni di Rubio esprimono un concetto chiaro: “non esistono civili”; ciò lascia intendere che tutti gli israeliani sono obiettivi legittimi perché, a suo dire, sono “coloni riservisti”. Quello che Rubio definisce “operazione di resistenza” è in realtà il più grande eccidio di ebrei dopo la Shoah, un crimine contro l’umanità di proporzioni agghiaccianti, un massacro di un’atrocità tale da aver sconvolto anche militari di lunga esperienza.Hamas, che Rubio definisce “resistenza”, è classificata come organizzazione terrorista da UE, Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada. Le dichiarazioni di Rubio vanno ben oltre delle opinioni personali o un potenziale sostegno alla causa palestinese e a questo punto è lecito chiedersi se non vi siano gli estremi per un’azione penale.
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