Champions League, playoff da incubo per le italiane: eliminate tre su tre

Champions League playoff

Si è chiusa come peggio non poteva l’avventura in Champions League di Milan, Juventus e Atalanta. Tre eliminazioni su tre ai playoff. Un incubo, un epilogo tragico degno dei film di Francis Ford Coppola, un qualcosa che nemmeno il più pessimista dei tifosi avrebbe mai immaginato. Eppure, per tantissimi motivi, è successo.

Juventus e Milan, l’Olanda vi fa male

L’ultima a cadere in ordine di tempo è stata la Juve di Thiago Motta, l’unica delle tre italiane che era riuscita a vincere l’andata. Ma sul campo del Psv Eindhoven, ieri sera, i bianconeri si sono fatti rimontare: 2-1 nei tempi regolamentari, 3-1 finale a favore degli olandesi con gol di Flamingo, ex Sassuolo Primavera. Un mix di sfortuna, inesperienza e disattenzioni che sono costate carissimo alla Vecchia Signora. È stata una “fatal Olanda”, così come è accaduto a un’altra italiana, il Milan, sconfitto a Rotterdam dal Feyenoord per 1-0 e incapace di rimontare al ritorno, nonostante il gol immediato dell’ex Santiago Gimenez. L’1-1 finale ha condannato la squadra di Sergio Conceicao, considerato tra i principali responsabili della debacle rossonera insieme a Theo Hernandez. Il terzino francese, infatti, con il Milan in vantaggio di un gol e in totale dominio, si è fatto espellere per simulazione, rovinando una partita fino a quel momento perfetta. Un errore grave e che sa molto di addio a fine stagione.

Atalanta, post partita infuocato dopo il ko con il Brugge

Infine l’Atalanta, un’altra squadra italiana caduta sotto i colpi di una nordeuropea, il Club Brugge. Forse il risultato più inaspettato, considerando lo stato di forma degli orobici e il livello degli avversari. Letali per l’eliminazione il clamoroso errore arbitrale dell’andata, che ha regalato la vittoria per 2-1 al team belga, e un ritorno approcciato malissimo dai nerazzurri, sotto 3-0 a fine primo tempo. Una sconfitta che lasciato molti strascichi, considerate anche le dichiarazioni nel post partita dell’allenatore Gian Piero Gasperini, che ha puntato il dito contro il suo attaccante Lookman, autore sì del gol dell’1-3 finale, ma anche reo di aver battuto (e sbagliato) un calcio di rigore che non avrebbe dovuto tirare. Un’accusa “irrispettosa” l’ha definita su Instagram il calciatore nigeriano, ormai sempre più lontano da Bergamo.

La Spagna vola nel ranking. E in Champions resta solo l’Inter

Dopo queste tre eliminazioni, l’Italia è stata sorpassata nel ranking dalla Spagna, anche quest’anno grande protagonista in Europa con, tra le altre, il Real Madrid di Ancelotti, che ieri ha eliminato il Manchester City di Guardiola, e il Barcellona, una delle favorite per la vittoria finale. Il prossimo anno, dunque, vedere cinque squadre del nostro Paese in Champions diventa un’utopia. Per l’Italia, nella competizione europea più importante resta solo l’Inter, qualificatasi direttamente agli ottavi dopo un’ottima prima fase. Nella storia della Champions, era successo solo due volte che tra le migliori sedici ci fosse soltanto un’italiana: nel 2014-2015 con la Juventus e l’anno prima con il Milan. Tra l’altro, scherzo del destino, ai nerazzurri toccherà proprio una tra Psv e Feyenoord. Sperando, questa volta, che il film abbia un epilogo ben diverso da quello visto nei playoff di questa settimana.