
Nel primo fine settimana di agosto, le forze dell’ordine hanno intensificato la vigilanza nelle aree ad alta frequentazione turistica. Particolare attenzione alla zona della stazione Centrale di Milano, con l’afflusso continuo di viaggiatori, tra partenze estive e ritorni in città, ha reso necessario un dispiegamento straordinario di agenti, il cui intervento si è rivelato determinante in almeno quattro casi distinti dove sono scattati gli arresti.
Valigie di lusso sottratte su un treno: un furto da 10mila euro
Sabato 2 agosto, l’attenzione degli agenti si è concentrata su un episodio verificatosi a bordo di un treno ad alta velocità. Un cittadino polacco di 54 anni ha approfittato della distrazione di un passeggero per impossessarsi di due valigie di alto valore economico, stimato attorno ai 10mila euro.
Il ladro è sceso precipitosamente alla stazione Centrale, tentando di far perdere le proprie tracce. Tuttavia, grazie alla dettagliata descrizione fornita alla centrale operativa dalla vittima, il sospettato è stato individuato e bloccato in piazza Luigi di Savoia, a pochi passi dalla stazione. Prontamente restituite al legittimo proprietario, le valigie sottratte.
Farmaci salvavita nello zaino: borseggio sventato grazie alla polizia
Il giorno successivo, domenica 3 agosto, altri due arresti hanno avuto luogo all’interno della stazione Centrale. Due uomini di 29 e 31 anni, entrambi di nazionalità algerina e irregolari sul territorio italiano, sono stati colti in flagrante mentre cercavano di allontanarsi con uno zaino sottratto a un viaggiatore.
Il furto è avvenuto con un classico stratagemma da borseggio: uno dei due ha avvicinato la vittima fingendo di chiedere indicazioni, mentre il complice si è impossessato della borsa. All’interno dello zaino, oltre a effetti personali, erano custoditi farmaci salvavita, fondamentali per il proprietario. Gli agenti, già operativi in un servizio antiborseggio mirato, sono riusciti a fermare entrambi i sospettati prima che potessero dileguarsi.
Ricercato da dieci anni per furto: arrestato alla Porta Garibaldi
Sempre domenica 3 agosto, un controllo di routine alla stazione di Milano Porta Garibaldi ha portato alla cattura di un ricercato. Un cittadino indiano, privo di documenti. L’atteggiamento sospetto, ha portato al fermo dalla polizia ferroviaria.
Dai controlli in banca dati è emerso che sull’uomo pendeva un ordine di cattura per un furto commesso nel 2015 in provincia di Vicenza. A distanza di dieci anni, la giustizia ha potuto fare il suo corso. Il soggetto è stato arrestato e trasferito presso il carcere di San Vittore.
Certo è, che vedere una persona già recidiva commettere un altro furto importante, come quello da 10 mila euro alla Stazione Centrale di Milano, e sapere che era già ricercato per un reato precedente, fa crescere la frustrazione.
In Italia (come in molti altri Paesi), i tempi della giustizia penale sono veramente lunghi. Un reato commesso nel 2015 può finire per cadere in prescrizione, o il procedimento può andare avanti per anni. Adesso si spera che rimanga in carcere.
Bilancio operativo: quattro arresti in meno di 48 ore
A Milano le attività coordinate dalla polizia ferroviaria nel solo arco del weekend hanno portato a quattro arresti. I legittimi proprietari hanno potuto recuperare beni di valore economico e medico, e garantendo maggiore sicurezza in uno dei punti nevralgici della città.
Un bilancio che testimonia l’efficacia dei controlli straordinari messi in campo per contrastare furti e borseggi in un periodo particolarmente delicato come quello estivo.