Una boccata d’aria

Il proprietario di una pizzeria a Milano fa i salti mortali per tenere in vita il locale. La gestione famigliare non basta a garantire una serenità economica. Il lavoro latita e Salvo chiede soldi a strozzo al fine di evitare la bancarotta. A completare il quadro arriva la morte del padre, Appresa la notizia, la famiglia dovrà recarsi in Sicilia per il funerale e l’apertura del testamento. Arrivato a destinazione, il signor Macaluso spera di poter vendere il casale della sua infanzia per rimettere in sesto le finanze e rinunciare ad aiuti illeciti. Salvo però, dovrà vedersela con il fratello Lillo, con cui non parla da anni, che ha altri piani in testa.

Una boccata d’aria è il nuovo film di Alessio Lauria con protagonisti Aldo Baglio e Lucia Ocone. Partendo da uno spunto attuale la vicenda parla di nostalgia e di realtà. Il protagonista è un uomo che ha saputo emanciparsi attraverso il lavoro e la dignità ma che non riesce più star dietro alle regole d’ingaggio che la vita impone. Il figlio non vorrebbe fare il pizzaiolo ma il tecnico del suono ed Emma, la figlia, rimane ancorata alla realtà di una carriera all’estero. Anche la moglie, pur seguendolo, non riesce a capire completamente alcune scelte. La Sicilia è rappresenta un’ancora di salvezza, un punto dal quale ripartire dopo aver trovato il tempo per fermarsi a riflettere.

Aldo Baglio è molto bravo a lasciarsi trascinare in questa vicenda rimandandone la fascinazione. Il tempo e il luogo dove si cresce rappresenteranno sempre la serenità, Salvo lo sa bene e quest’occasione poco felice potrebbe tramutarsi in qualcosa da cui ricostruire. Una boccata è leggero e riesce a far pensare grazie alla rappresentazione della disperazione ( quella iniziale) di un piccolo proprietario lasciato solo dallo stato. La piaggeria con cui il Macaluso prova a ingraziarsi un finanziatore è una scena che rimanda alla commedia con la C maiuscola.

Un film ben scritto e ben interpretato che tocca attraverso dialoghi ironici nello stile di Baglio ma anche attraverso riflessioni sul bisogno di tornare a casa e di ritrovarsi. Il rapporto con Lillo è la sintesi di due mondi che si completano. Azione e pensiero per uno spettacolo grazioso che si confonde con la favola in versione ventunesimo secolo.