Alchimie sonore per Note in Biblioteca della IUC

Il gruppo musicale è composto da cinque flautisti e si esibirà presso la Biblioteca Ennio Flaiano di Roma

alchimie sonore

Alchimie sonore è formato da cinque giovani flautisti, Francesca Duca, Alessandro Pace, Alessandra Prozzo, Giulia Prozzo e Davide Stanzione. I cinque  sono tutti allievi di Francesco Baldi presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Non è un caso che questo gruppo sia formato da cinque strumentisti. Infatti sono proprio cinque i tipi di flauto che vengono utilizzati correntemente nelle esecuzioni musicali che spaziano da quello acuto, l’ottavino a quello più grave, il flauto contralto in sol.

Il programma proposto da Alchimie Sonore è molto interessante e prevede sei brani di cui cinque saranno dedicati ad altrettanti luoghi di Roma dei quali si intende ricreare musicalmente il fascino. L’ingresso sarà gratuito.

Il concerto

Il concerto, ad ingresso libero, è in programma per venerdì 20 settembre 2019 alle 20.00 presso la Biblioteca Ennio Flaiano di via Monte Ruggero 39.  Inserito nel ciclo ‘Note in Biblioteca’, il concerto è frutto della collaborazione tra l’Istituzione Universitaria dei Concerti e le Biblioteche di Roma per una iniziativa che ha avuto molto successo in queste ultime stagioni soprattutto perché tendente ad operare una valida operazione di decentramento culturale.

Il programma della serata

Il concerto sarà aperto da un brano di primo Ottocento, il Grand Quartet op. 103 del compositore danese Friedrich Kulhau, uno dei pochi brani dell’epoca classica per questo ensemble. Poi altri cinque brani, per quattro flauti, ognuno dei quali scritto da giovani compositori che hanno voluto ricreare con la musica le atmosfere di cinque diversi luoghi di Roma, utilizzando poetiche e linguaggi musicali diversi, dalla classica, al jazz, al rock senza trascurare le avanguardie o la musica per film.

Nello specifico ci sarà Symbola VI, III, V di Giordano De Nisi interpretazione musicale delle incisioni dal significato oscuro presenti sulla celebre “Porta alchemica” nei giardini di piazza Vittorio. La grande aula vetrata progettata da Carlo Aymonino nei Musei Capitolini, dove è esposto il monumento equestre di Marco Aurelio, ha ispirato a Giordano Maselli il brano Il Giardino Romano.

Alla Basilica di Santa Maria Maggiore è ispirato Quartetto Liberiano di Gabriele Mercanti mentre le architetture fiabesche e fantasiose del quartiere Coppedè hanno ispirato l’omonimo brano di Emanuele Stracchi. Seguirà una prima esecuzione assoluta ispirata alle grandezze della Roma imperiale evocate da Lorenzo Balzotti con Circus Maximus