Alberto Sordi sul palco con Stanlio e Ollio

Alberto Sordi

Alberto Sordi è nato a Roma il 15 giugno del 1920. Per molti anni è stato la voce italiana di Oliver Hardy esaltando ulteriormente, con il suo timbro baritonale, le straordinarie espressioni di Ollio. In vista dei festeggiamenti per il centenario della nascita è in allestimento a Roma una mostra tributo sull’artista. Artista che ha saputo leggere il popolo italiano meglio di tutti.

Andando a rovistare nel preziosissimo archivio della fondazione Sordi troviamo una fotografia che ritrae il regista de Il tassinaro in compagnia dei due comici americani. Come riporta Ansa, la fotografia mostra Alberto in primo piano con Laurel e Hardy subito dietro di lui.

Alberto Sordi

Roma, 23 giugno 1950

La serata in cui è stata scattata l’immagine è avvenuta a Roma il 23 Giugno del 1950. A quel tempo i due artisti americani erano impegnati in un tour europeo per presentare il film Atollo K.  Giunti nella capitale si erano prestati a deliziare i più piccoli attraverso un numero di gag dal loro repertorio. Nel frattempo, Elio Zambuto e Alberto Sordi, nascosti dietro il sipario, doppiavano in tempo reale le voci di Stanlio e Ollio nella nostra lingua. Non si conosce il nome del fotografo ma s’ipotizza che un reporter abbia suggerito a Sordi di guadagnare il centro del palcoscenico per dire qualche parola. E in quel momento stesso scattò l’immagine.

Il libro “Alberto Sordi”

Il critico Alberto Anile ha messo insieme questo e altri aneddoti sulla vita dell’artista più amato di sempre in un libro omaggio dal titolo Alberto Sordi. Una raccolta peculiare dove Anile ripercorre la vita e le opere del regista raccontando con grande dovizia di particolari le circostanze che hanno permesso la nascita di tante opere d’arte.

Alla serata con gli artisti americani è dedicato un capitolo che comprende anche la cena dopo lo spettacolo. In quell’occasione la tavolata si scambiò impressioni sul cinema e sull’arte in generale in un’atmosfera conviviale.  Non mancò un gustoso aneddoto legato al fotografo e alla sua irruenza, mal tollerata da Sordi.