Agenzie di stampa bugiarde e sbugiardate

Il falso annuncio che Trump avrebbe riconosciuto lo Stato di Palestina

Ma questi pseudo giornalisti dove trovano il coraggio di guardarsi allo specchio, di guardare i propri figli, dopo che hanno contribuito a creare odio e violenza nel mondo scrivendo notizie false? Come fanno a dormire di notte dopo aver divulgato menzogne su menzogne criminogene?
Ieri si è consumato l’ennesimo episodio di mala informazione semplicemente perché ANSA, AGI e tutte le agenzie di stampa hanno papagallescamente rilanciato una fake news totalmente inventata, senza minimamente curarsi di fare una semplicissima ricerca. Questi finti giornalisti sono colpevoli di fomentare la propaganda islamista e hanno la responsabilità morale della creazione di falsi storici: la storia li punirà, ma sarà sempre troppo tardi.

L’articolo fake news pubblicato dalle agenzie di stampa e quindi poi ripreso da tutti i media e social era questo:
«Il Jerusalem Post ha pubblicato questa notizia: “Trump si prepara ad annunciare il riconoscimento da parte degli Stati Uniti di uno Stato palestinese al prossimo vertice Golfo-Stati Uniti a Riyadh, in Arabia Saudita”».

La falsa notizia.

Naturalmente la notizia è stata esplosiva, con commenti e grida di allarme in tutto il mondo. Peccato che fosse completamente inventata, e per capirlo sarebbe bastata una ricerca di pochi minuti, ma nessuno dei pennivendoli prezzolati si è preso la briga di farlo.

Questa è la verità di ciò che è successo:
L’articolo del Jerusalem Post intanto non è per nulla un articolo del Jerusalem Post, ma è invece una citazione di un articolo del “The Media Line”, una testata totalmente sconosciuta, il cui autore è un altrettanto sconosciuto cialtrone, tale Ali Husssian, che cita una fonte anonima del Golfo, la quale avrebbe espresso un’opinione speculativa su cosa potrebbe annunciare Donald Trump durante la sua visita a Riyadh.

Ma di cosa stiamo parlando? Nell’articolo era perfino scritto nero su bianco “voci speculative”: non occorreva molto per capire quanto non esistesse nessuna notizia e si stessa solo fomentando una boiata clamorosa per attirare qualche like. Come diamine è possibile dare per buona una notizia che notizia non è, di una testata giornalistica sconosciuta e che probabilmente nemmeno esiste, senza nemmeno provare a controllarla?

Si è trattato del solito misero tentativo di far immaginare un dissidio fra Trump e Netanyahu, sperando che a forza di dirlo magari si possa verificare: ma ciò non succede.

Naturalmente dopo qualche ora si sono subito attivati i rispettivi ministeri e portavoce:
L’Ambasciatore USA sul riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di Trump: «Sciocchezze, mio nipote di 4 anni è più affidabile». L’ambasciatore statunitense in Israele Mike Huckabee ha fermamente respinto sabato sera l’affermazione di una fonte non identificata negli Stati del Golfo, secondo cui il Presidente Donald Trump starebbe pianificando di dichiarare il riconoscimento americano di uno Stato palestinese durante la sua visita in Medio Oriente la prossima settimana. «Questo rapporto è una sciocchezza, Israele non ha miglior amico del Presidente degli Stati Uniti».
La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt: «Il rapporto del Presidente Trump con Israele e il Primo Ministro Netanyahu è molto forte, contrariamente alle bugie diffuse, non ci sarà alcun riconoscimento di uno Stato palestinese».

La smentita dell’ambasciatore Usa.

Netanyahu nella Commissione Affari Esteri e Difesa: «Ho sentito dai media che io e Trump ci stiamo separando. L’ambasciatore Huckabee ha colto nel segno. Trump e io ci sentiamo ogni pochi giorni. Egli stesso ha detto che la pensiamo allo stesso modo. Non credo che sentirete parlare di uno Stato palestinese; chi parla di una scissione lo fa per ragioni politiche. Non abbiamo chiesto il permesso per attaccare gli Houthi e non lo chiederemo per i nostri piani di guerra a Gaza».

A un secolo esatto dalle menzogne diffuse dai nazisti tedeschi, stiamo ora assistendo alla quotidiana diffusione di menzogne di altri nazisti e loro complici: le belve islamiste sono riuscite a far credere agli occidentali beoti di essere vittime invece che carnefici. La Storia punirà ancora una volta l’Occidente per la sua miopia e cattiveria.