
Il mondo piange la scomparsa di Papa Francesco, pontefice spirituale di oltre un miliardo di cattolici nel mondo. Con la sua morte, si chiude un capitolo straordinario della storia della Chiesa, segnato da un pontificato rivoluzionario, improntato alla semplicità, alla misericordia e alla vicinanza ai più deboli.
Alle ore 07.35 del giorno di pasquetta si è spento Papa Francesco, Jorge Bergoglio nel suo appartamento a Santa Marta. Stava affrontando una situazione clinica critica a causa di una piastrinopenia e di una polmonite bilaterale.
Dal 14 febbraio il Pontefice era ricoverato per polmonite bilaterale e già le sue condizioni di salute non sembravano promettenti. Il Santo Padre ha sempre voluto essere informato delle sue condizioni di salute e ragguagliato dai medici che lo avevano in cura. Quel “pregate per me”, immancabile richiesta a ogni incontro e discorso di Papa Francesco, si faceva corpo orante, concretezza, necessità, desiderio collettivo. Fino al triste epilogo. Nell’anno del giubileo il Santo Padre raggiunge la casa del Padre.
Papa Francesco: un Pontefice fuori dagli schemi
Eletto il 13 marzo 2013 dopo le dimissioni di Benedetto XVI, Jorge Mario Bergoglio è stato il primo Papa gesuita, il primo proveniente dal continente americano e il primo a scegliere il nome di Francesco, ispirandosi al Santo di Assisi. Fin dal primo momento, il suo stile ha segnato una rottura con il passato: la scelta di vivere nella Casa Santa Marta invece che negli appartamenti papali, l’attenzione ai poveri, l’insistenza su una Chiesa “in uscita”, capace di incontrare le persone nei luoghi più difficili.
Le riforme e le sfide
Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha affrontato grandi sfide e promosso importanti riforme. Con determinazione ha combattuto la piaga degli abusi nella Chiesa. Avviato una riforma della Curia per renderla più efficiente e trasparente, e ha posto l’accento su questioni sociali come il cambiamento climatico, la giustizia economica e l’accoglienza dei migranti.
Ha scritto encicliche di grande impatto, come Laudato Si’, incentrata sulla cura del creato, e Fratelli Tutti, un appello alla fraternità universale. Ha favorito il dialogo ecumenico e interreligioso, incontrando leader di diverse fedi e cercando ponti di riconciliazione anche nei contesti più complessi.
Un Papa amato dal popolo
La sua capacità di comunicare con semplicità, il suo sorriso e i gesti carichi di umanità lo hanno reso uno dei Papi più amati della storia recente. Ha conquistato i cuori di credenti e non credenti con parole dirette. Spesso, però, accompagnate da gesti simbolici fortissimi, come il bacio ai piedi dei migranti o l’abbraccio ai malati.
L’eredità di Francesco
Papa Francesco lascia un’impronta indelebile nella storia della Chiesa. Il suo magistero continuerà a ispirare generazioni di fedeli, e le sue parole risuoneranno ancora a lungo nei cuori di chi ha trovato in lui un punto di riferimento spirituale e morale.
Con la sua scomparsa, la Chiesa entra in una nuova fase di transizione, in attesa del conclave che eleggerà il suo successore. Ma il ricordo di Francesco, il Papa venuto “quasi dalla fine del mondo”, resterà vivo nel tempo come simbolo di umiltà, coraggio e amore per gli ultimi.