Una poltrona per sei: vetta affollata e classifica corta in serie A

L’ultima giornata di Campionato mantiene tutte le “grandi” racchiuse in 4 punti. La conferma ad alti livelli del Bologna

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Il Campionato si fa avvincente: la 10° giornata della serie A ci restituisce in vetta alla classifica tutte le tradizionali “grandi” racchiuse in soli 4 punti, a partire dalla capolista Napoli a 22, tallonata a un solo punto da Inter, Milan e Roma, e poi ecco a 18 punti Bologna e Juventus. E se quella dei felsinei è una piacevole conferma di quanto fatto nella passata stagione, le altre “solite note” si ritrovano tutte vicine, perché ai molti pregi hanno finora accompagnato anche non pochi difetti.

Le big ancora tutte in fase di costruzione

Il Napoli scudettato di Conte si ritrova in vetta alla classifica, ma non dà ancora l’impressione di poter abbozzare la fuga: troppi gli infortuni in difesa e poca l’incisività dell’attacco, così per ora si aggrappa alle 2 colonne di centrocampo MacTominay e Anguissa, poi si vedrà. Le due milanesi, entrambe al via del Campionato con una nuova guida tecnica, hanno evidenziato scompensi ma si sono anche riproposte al vertice, sotto la mano esperta di Allegri la sponda rossonera, sotto quella fresca e innovativa di Chivu quella nerazzurra. Per la prima c’è la scommessa su Leao attaccante, per la seconda la necessità di sintonizzare la difesa sulla stessa lunghezza d’onda di centrocampo e attacco, apparsi a tratti incontenibili.

Roma sprecona, la Juve riparte da Spalletti

La Roma ha già dimostrato di avere metabolizzato l’idea di calcio di Gasperini, ma finchè continuerà a giocare senza una autentica punta di ruolo, difficilmente riuscirà a tradurre in gol la gran mole di gioco che esprime (imbarazzante in questo senso la pochezza offensiva evidenziata nella sfida contro il Milan, a fronte delle tantissime palle-gol costruite). E la Juventus? Riuscirà il navigatore di lungo corso Spalletti a risolvere tutti gli equivoci tecnici e tattici consegnati dalla dirigenza, dapprima a Tudor e trasferiti ora al tecnico di Certaldo? Al campo l’ardua sentenza. In ogni caso, ci sarà da divertirsi.