
Il mondo del cinema è in lutto per la morte di Diane Keaton, scomparsa all’età di 79 anni nella giornata di sabato 11 ottobre 2025, in California.
L’attrice, che aveva lasciato un’impronta indelebile in pellicole come Il padre della sposa e Tutto può succedere, era considerata una delle interpreti più carismatiche e anticonformiste di Hollywood.
La notizia della sua scomparsa è stata confermata dalla famiglia attraverso una breve dichiarazione ai media, in cui è stato chiesto il massimo rispetto per la privacy. La causa ufficiale della morte non è stata resa pubblica, ma diverse fonti vicine all’attrice parlano di un repentino peggioramento delle sue condizioni di salute nelle ultime settimane.
“Un declino improvviso e straziante”
Un amico di lunga data, intervistato da People, ha raccontato che la Keaton aveva mostrato un improvviso declino fisico negli ultimi mesi:
“È stato tutto così rapido e devastante per chi le voleva bene. Diane era una donna forte, piena di spirito, e vederla spegnersi così è stato straziante.”
Secondo la stessa fonte, l’attrice avrebbe trascorso i suoi ultimi giorni circondata dai familiari più stretti, in un clima di profonda riservatezza. Anche molti amici di vecchia data non erano pienamente consapevoli della gravità della situazione.
Un addio di Diane Keaton, segnato da scelte silenziose
Negli ultimi tempi, alcuni gesti di Keaton avevano lasciato intuire un cambiamento importante.
Tra questi, la vendita della sua amata villa di Brentwood, un’elegante proprietà di cinque camere e sette bagni, acquistata nel 2017 e messa sul mercato nel marzo scorso per 29 milioni di dollari.
Un luogo che l’attrice definiva “la casa dei sogni”, costruita e restaurata con cura per otto anni, come raccontava nel libro The House That Pinterest Built. La decisione di separarsene, per molti, è stata un segnale del suo progressivo ritiro dalla scena pubblica.
La sua lotta contro la malattia
Nel corso della sua vita, la Keaton aveva affrontato due diversi tumori della pelle, un carcinoma basocellulare in gioventù e, anni dopo, un carcinoma squamocellulare.
“È una malattia di famiglia”, aveva raccontato nel 2015 al Los Angeles Times. “Mio padre, mio fratello e mia zia ne hanno sofferto. Solo a quarant’anni ho imparato a proteggermi dal sole.”
La sua forza si era manifestata anche in un’altra battaglia: quella contro la bulimia, iniziata da giovane durante gli esordi a Broadway. In un’intervista del 2014 al Dr. Oz Show, aveva descritto la sua esperienza con disarmante sincerità:
“Sono una dipendente in via di recupero, e lo sarò per sempre. La bulimia è stata la mia fuga e la mia prigione.”
Diane Keaton: un’icona di stile e libertà
Pluripremiata, anticonformista e dotata di un’eleganza inconfondibile, Diane Keaton ha ridefinito l’immagine della donna nel cinema americano.
Divenne celebre negli anni ’70 grazie a Il Padrino e alle sue collaborazioni con Woody Allen, con cui condivise il successo mondiale di Io e Annie (Annie Hall), che le valse l’Oscar come miglior attrice nel 1977.
La sua figura, con i completi maschili e l’ironia sofisticata, divenne simbolo di una nuova femminilità “intellettual-chic”.
Nonostante il grande successo, non si sposò mai, ma trovò la sua felicità nella maternità adottiva dei figli Dexter e Duke, rispettivamente di 29 e 25 anni.
L’eredità di una donna autentica
Diane Keaton lascia dietro di sé non solo una filmografia straordinaria, ma anche una visione del mondo fatta di autenticità, ironia e indipendenza.
Attrice, scrittrice, fotografa e designer, ha ispirato generazioni con la sua libertà creativa e la sua vulnerabilità mostrata senza paura.
Hollywood perde una delle sue voci più genuine, ma la sua eredità continuerà a vivere nei film, nelle parole e nello stile che l’hanno resa unica.