Spara all’ex moglie mentre passeggia con il nipotino: dramma a Lettomanoppello

L’uomo, Antonio Mancini, 69 anni, ha aperto il fuoco in strada davanti a decine di testimoni. Il nipote di 12 anni è rimasto illeso per miracolo. Fermato dopo una breve fuga.

Lettomanoppello

Si è consumata una tragedia a Lettomanoppello, piccolo comune della provincia di Pescara.
Nel pomeriggio di mercoledì 9 ottobre, Cleria Mancini, 66 anni, è stata uccisa a colpi di pistola dall’ex marito Antonio Mancini, 69 anni, già noto alle forze dell’ordine.
La donna stava passeggiando con il nipotino di dodici anni quando l’uomo l’ha raggiunta e ha aperto il fuoco in mezzo alla gente, senza esitazione. Cleria è morta sul colpo, mentre il bambino, sfiorato da un proiettile, è rimasto miracolosamente illeso ma sotto shock.

Lettomanoppello: l’agguato davanti ai passanti

Secondo le prime ricostruzioni, Antonio avrebbe avvicinato l’ex moglie in una delle vie centrali del paese, non lontano dalla farmacia, e avrebbe sparato più colpi in rapida successione.
Le urla e il panico hanno travolto la strada: numerosi testimoni hanno assistito alla scena, impotenti.
Uno dei proiettili avrebbe sfiorato il nipotino, che è stato subito soccorso dai presenti. Per Cleria, invece, non c’è stato nulla da fare: i sanitari del 118 hanno potuto solo constatarne il decesso.

La fuga e il fermo dell’assassino

Dopo l’omicidio, Antonio Mancini ha tentato di fuggire a bordo della sua auto, dirigendosi verso il vicino comune di Turrivalignani. Qui si è barricato in un ristorante, continuando a sparare contro un’auto parcheggiata.
L’assedio è durato pochi minuti: sentendosi ormai circondato, l’uomo si è seduto a terra e si è arreso ai carabinieri.
Le forze dell’ordine hanno poi accertato che la pistola usata era rubata, sottratta a un agente di polizia penitenziaria nel 2011.

Un paese sconvolto: il dolore della comunità di Lettomanoppello

Lettomanoppello, una comunità di poco più di duemila abitanti, è sotto shock. Cleria, conosciuta come una sarta gentile e riservata, era molto stimata in paese.
L’ex marito, invece, aveva avuto in passato problemi con la giustizia. I due si erano separati da anni, anche se la rottura non era mai stata formalizzata legalmente.

Il sindaco Simone D’Alfonso e l’assessore Luciana Conte hanno espresso il dolore dell’intera comunità:

“Una tragedia che colpisce tutti noi. È un episodio che va analizzato a fondo, perché rivela un disagio profondo, non solo un conflitto familiare. Lettomanoppello saprà reagire e trovare le giuste risposte di fronte a questo terribile evento.”

Le indagini: si cerca il movente

Le indagini, coordinate dalla Procura di Pescara, proseguono per chiarire il movente del gesto e ricostruire come l’uomo sia riuscito a procurarsi l’arma.
Gli inquirenti non escludono che dietro il femminicidio ci siano motivazioni personali e psicologiche più complesse rispetto a una semplice lite tra ex coniugi.

L’ennesimo caso di violenza contro le donne riapre il dibattito sulla necessità di prevenzione e ascolto dei segnali di rischio, prima che sia troppo tardi.