
Un assalto armato ha sconvolto la quiete della chiesa dell’Annunciazione a Minneapolis, dove questa mattina, intorno alle 8:30 ora locale (15:30 in Italia), un uomo armato avrebbe fatto irruzione aprendo il fuoco. La struttura ospita non solo la parrocchia, ma anche una scuola cattolica frequentata da bambini dalla materna fino alle medie.
Feriti e vittime: bilancio ancora incerto
Secondo le prime informazioni diffuse dai media statunitensi, almeno venti persone sarebbero rimaste ferite. Tuttavia, fonti locali parlano anche di possibili vittime, con un bilancio ancora lontano dall’essere definito. In alcune ricostruzioni, viene già segnalato almeno un morto e sei feriti, ma le autorità non hanno rilasciato conferme ufficiali.
Massiccio dispiegamento delle forze dell’ordine
L’area attorno al complesso religioso è stata immediatamente isolata. Sul posto sono intervenute squadre della polizia locale, agenti federali dell’FBI e unità della polizia statale, insieme a numerose ambulanze. Le operazioni di emergenza sono ancora in corso e l’intera comunità è stata invitata a restare lontana dalla zona per motivi di sicurezza.
Minneapolis: le prime reazioni ufficiali
Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha definito l’episodio “un orribile atto di violenza”, esprimendo vicinanza alle vittime e alle loro famiglie. Anche il presidente del DNC, Ken Martin, ha lanciato un messaggio d’allarme: “C’è uno sparatore attivo qui a Minneapolis in questo momento, il numero delle vittime è ancora sconosciuto, ma la tragedia si sta consumando in una chiesa e in una scuola”.
Comunità sotto shock
Il clima in città è di forte tensione e paura. La comunità locale, ancora incredula, si stringe attorno alle famiglie coinvolte, mentre si attendono aggiornamenti ufficiali sul numero delle vittime e sulle condizioni dei feriti. L’attacco ha riportato al centro del dibattito la questione della sicurezza negli spazi pubblici e, in particolare, nei luoghi di culto e nelle scuole.