A 90 anni istruttore di fitness: la storia di Gino Lastore, maestro per caso

Ogni mattina al Parco della Martesana di Milano guida decine di persone in una sequenza di esercizi che unisce Thai Chi, movimento dolce e discipline orientali. La sua energia contagia, la sua costanza ispira.

Gino Lastore

Tutti i giorni, senza eccezioni, alle 9 in punto Gino Lastore è presente al Parco della Martesana, a Milano. Che sia domenica o Natale, il suo gruppo di “allievi” lo sa: l’allenamento non manca mai. Novant’anni appena compiuti, Gino guida con entusiasmo una lezione gratuita di ginnastica dolce che ha conquistato nel tempo un centinaio di persone, tra partecipanti abituali e occasionali.

“Ho iniziato per caso, seguendo mio figlio Claudio, titolare di un centro olistico”, racconta. Da allora non si è più fermato. Sedici anni fa qualcuno gli chiese di unirsi a lui e da quel momento gli allenamenti sono diventati un appuntamento collettivo.

Esercizi tra Thai Chi, TikTok e movimenti dolci

La sequenza che propone unisce ispirazioni diverse: Thai Chi, ginnastica orientale, ma anche spunti trovati sui social. “Alcune mosse le ho adattate dopo averle viste su TikTok”, confessa sorridendo.

Gli esercizi sono pensati per chi ha qualche anno in più, confessa Gino Lastore. Movimenti concatenati che aiutano la respirazione, migliorano l’equilibrio, sciolgono spalle e collo, alleviando problemi come cervicale e dolori alla schiena. Dal “rinoceronte che guarda la luna” ai piegamenti dolci del busto, ogni gesto è accompagnato da spiegazioni e incoraggiamenti. Alla fine della sessione, che dura circa un’ora e mezza, i partecipanti hanno completato quasi novanta esercizi: uno per ogni anno del loro istruttore.

Un gruppo variegato e internazionale

Nel suo gruppo ci sono uomini e donne di ogni età e provenienza: italiani, egiziani, colombiani. Alcuni arrivano in bicicletta da paesi limitrofi, altri portano un frutto o una bottiglia d’acqua per ricaricarsi. C’è chi affronta le sequenze con agilità sorprendente e chi, pur con bastoni o tutori, non rinuncia alla lezione.

“Il primo movimento serve a liberare l’energia interiore, l’ultimo a rigenerare lo spirito”, spiega Gino. Per i partecipanti, il beneficio è evidente: “È la nostra carica quotidiana”, ripetono molti.

Gino Lastore: una vita di sport e passione

L’amore per l’attività fisica accompagna Gino da sempre. In gioventù ha corso un mondiale di 100 chilometri, praticato triathlon con il Giuriati e gareggiato in bicicletta con il Pedale Monzese e la Faema. Memorabili le sue avventure sulle Dolomiti: tappe da 300 chilometri in bicicletta quando era ancora studente al liceo Leonardo.

Poi, una carriera diversa: 35 anni all’IBM come system engineer e programmatore, ma senza mai abbandonare lo sport. Oggi, accanto a sua moglie Rina – con cui condivide 64 anni di matrimonio – continua a coltivare nuove amicizie proprio grazie agli allenamenti quotidiani.

La comunità che cresce attorno a Gino Lastore

Molti si sono fermati incuriositi dalle sue lezioni al parco, altri hanno saputo di lui tramite passaparola. Così il gruppo si è allargato, diventando anche un’occasione di socialità. Tra i frequentatori c’è chi porta storie personali, chi ricorda il passato del quartiere, come Gianni Banfi che racconta della vecchia fabbrica di fiammiferi Saffa e della garitta tedesca rimasta a memoria storica.

Oggi, attorno a Gino Lastore, non si pratica soltanto ginnastica: si respira un senso di comunità, condivisione e benessere che supera le differenze di età e cultura.