Alessandria d’Egitto: riemergono antichi reperti dalla città sommersa di Canopo

Scoperte straordinarie nelle acque di Abu Qir riportano alla luce statue e resti archeologici di oltre 2.000 anni fa, appartenenti a un importante centro della dinastia tolemaica.

reperti Canopo

Nelle acque davanti ad Alessandria d’Egitto, gli archeologi hanno riportato alla luce reperti risalenti a oltre due millenni fa. Statue e colonne, issate sulla riva della baia di Abu Qir, provengono dall’antica città di Canopo. Quello che fu un centro fiorente durante la dinastia tolemaica, che dominò l’Egitto per quasi 300 anni.

Canopo, porto e crocevia del Mediterraneo

Conosciuta in greco come Canopus e dagli Egizi come Pegwti, la città si trovava nel delta del Nilo, sul ramo occidentale del fiume detto appunto “canopico”. Situata a circa 25 chilometri da Alessandria, la città costituì un importante porto commerciale prima della fondazione della grande capitale tolemaica.
Gli scavi subacquei hanno restituito resti di templi, statue monumentali – come la testa di una sfinge e una colonna di granito rosso di sette metri – oltre a iscrizioni e relitti di navi.

Le cause della scomparsa di Canopo

Secondo gli studiosi, Canopo sprofondò a causa della natura instabile del terreno argilloso su cui sorgeva, reso vulnerabile da terremoti e fenomeni di liquefazione.
Il Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità, Mohamed Ismail, sottolinea che “questi ritrovamenti confermano che il sito fu un centro residenziale e portuale, probabilmente distrutto da un violento terremoto o da uno tsunami”.

Le città sommerse tra mito e realtà

Per secoli le città inghiottite dal mare sono state considerate leggenda. Oggi, grazie alle tecnologie dell’archeologia subacquea, è possibile esplorare questi luoghi e restituire al mondo testimonianze straordinarie.
Dagli inizi del XX secolo, l’evoluzione dell’oceanografia ha permesso di mappare i fondali, recuperare manufatti e studiare insediamenti scomparsi.

Dalle origini della civiltà al futuro della ricerca

Non solo Canopo: numerosi insediamenti preistorici sono stati sommersi dall’innalzamento del mare dopo l’ultima glaciazione. Molteplici team hanno eseguito ricerche geomorfologiche e sedimentologiche. Hanno dimostrato che tra 20.000 e 30.000 anni fa il livello delle acque era più basso di circa 130 metri rispetto ad oggi.
Nei secoli lo scioglimento delle calotte polari sommerse molte comunità costiere. Oggi progetti internazionali come Submerged Prehistoric Archaeology and Landscapes of the Continental Shelf hanno censito oltre 2.600 siti sommersi in 19 Paesi, inclusa la grotta di Cosquer, in Francia, celebre per i suoi dipinti paleolitici e situata a 30 metri di profondità.