
Negli Stati Uniti sta emergendo un fenomeno preoccupante e offensivo: durante alcune partite della WNBA, la massima lega di basket femminile, spettatori hanno lanciato sex toys sul parquet. Solo negli ultimi sette giorni, due incontri sono stati interrotti per rimuovere questi oggetti dal campo, suscitando indignazione tra atlete e staff.
Sex Toys: ultimo episodio a Chicago
Il caso più recente si è verificato durante il terzo quarto della sfida tra Golden State Valkyries e Chicago Sky, alla Wintrust Arena. Un sex toy di colore verde acceso è caduto vicino a uno dei canestri, costringendo l’arbitro a fermare il gioco per permettere la rimozione. Elizabeth Williams, centro delle Sky, ha espresso il suo sdegno: “È una mancanza di rispetto… è immaturo. Chiunque lo faccia deve crescere”.
Non è un fatto isolato
Solo tre giorni prima, un episodio simile era accaduto alla Gateway Center Arena di College Park, in Georgia, durante la partita tra Valkyries e Atlanta Dream. La cestista Isabelle Harrison (New York Liberty) ha scritto sui social: “Sicurezza dell’arena?! Pronto??!”, mentre Sophie Cunningham (Indiana Fever) ha avvertito: “Smettete di lanciare dildo in campo… potreste farci male”.
Le reazioni ufficiali e le prime conseguenze
La WNBA ha comunicato che chiunque venga sorpreso a lanciare oggetti, in particolare sex toys, sarà bandito per almeno un anno e perseguito penalmente. L’autore dell’episodio in Georgia è stato identificato e arrestato, così come un 18enne di Phoenix per un gesto simile durante una partita delle Phoenix Mercury.
Il possibile legame con la “Green Dildo Coin”
Secondo un’inchiesta di USA Today, dietro a questi lanci ci sarebbe una strategia promozionale legata a una criptovaluta “meme” chiamata Green Dildo Coin. Un portavoce anonimo ha dichiarato che l’obiettivo non era criticare il basket femminile, ma generare contenuti virali per attirare attenzione sulla moneta digitale. “Vogliamo creare momenti inaspettati per far parlare di noi”, ha spiegato, ammettendo che la scelta dei sex toys è parte di una strategia mediatica.
Pericolosità e imitatori
Anche se il gruppo di criptovalute ha negato il coinvolgimento diretto negli arresti, gli inquirenti ipotizzano che si tratti di emulatori che hanno replicato l’idea. Gli imputati dovranno rispondere di aggressione, disturbo della quiete pubblica ed esposizione di materiale sessualmente esplicito. Le atlete, intanto, chiedono maggiore sicurezza nelle arene e rispetto per il loro lavoro.