Blackout a Bergamo: città paralizzata dal caldo, commercianti furiosi

Un’ondata di calore fuori stagione ha mandato in tilt la rete elettrica del centro e di Città Alta: negozi bloccati, traffico nel caos e cittadini esasperati.

Blackout Bergamo

La giornata del 1° luglio 2025 resterà impressa nella memoria di Bergamo come uno degli eventi più caotici degli ultimi anni. Dal primo pomeriggio, diverse zone del centro Bergamo e della Città Alta sono state colpite da un blackout elettrico su vasta scala. Condizione che ha lasciando al buio negozi, abitazioni, uffici, ascensori, semafori e interi isolati. Una situazione surreale, che ha riportato alla mente i tempi delle candele, oggi sostituite dalla luce dei telefoni cellulari.

Commercianti in ginocchio: “Chiederemo risarcimenti”

Le chat tra negozianti si sono infuocate già dalle prime ore del pomeriggio. In via Garibaldi, piazza Sant’Anna, via Tasso e sul Sentierone, i commercianti hanno cercato soluzioni d’emergenza per limitare i danni, ma molti esercizi sono stati costretti a chiudere. Un Blackout con Pos bloccati, frigoriferi spenti, gelati sciolti, phon fermi nei saloni. Ogni attività ha registrato perdite economiche e disagi. La rabbia è palpabile, tanto che alcuni operatori annunciano la volontà di chiedere un risarcimento per quella che definiscono “un’interruzione ingiustificata del servizio pubblico”.

Causa Blackout a Bergamo? Il caldo estremo e la rete sotto pressione

Secondo i tecnici di E-Distribuzione, il blackout sarebbe stato causato dal collasso di almeno dieci giunti sotterranei della rete elettrica. Raccordi messi a dura prova dal caldo eccezionale di questi giorni. Le temperature record – alte anche di notte – hanno provocato il surriscaldamento e la dilatazione dei cavi, aggravata da un uso intensivo dei climatizzatori. Un doppio guasto raro ha colpito anche la linea di via Verdi, dove si è dovuto ricorrere a un “cavo attrezzo” in superficie per bypassare i tratti danneggiati.

Blackout: Bergamo tra interventi di emergenza e soluzioni temporanee

La corrente è tornata solo in tarda serata in alcune aree, grazie a soluzioni tampone. In piazza Dante, accanto alla sede della Banca d’Italia, è stata installata una power station mobile. Si tratta di un generatore per media tensione in grado di alimentare temporaneamente le cabine guaste. Intanto, in altre zone, si è intervenuto con cavi provvisori e gruppi elettrogeni per ripristinare gradualmente il servizio.

Il Comune, in coordinamento con Enel ed E-Distribuzione, ha attivato misure d’emergenza per gestire traffico e sicurezza. La polizia locale ha dispiegato dieci pattuglie per regolare la viabilità priva di semafori, mentre i vigili del fuoco hanno risposto a numerose richieste di soccorso, specialmente per ascensori bloccati.

E-Distribuzione: “Evento eccezionale, rete sotto monitoraggio”

In una nota ufficiale, E-Distribuzione ha sottolineato che i guasti sono legati alle “temperature eccezionali” e alla “mancanza di precipitazioni”, una combinazione che provoca comportamenti anomali della rete. L’azienda ha rassicurato la cittadinanza, assicurando che le riparazioni proseguiranno fino al completo ripristino del servizio. È stato inoltre avviato un piano straordinario di monitoraggio della rete, con il supporto del Centro Operativo di Brescia, per prevenire nuovi disservizi in futuro.

Sindacati: “Serve più personale e manutenzione preventiva”

Oltre alla rabbia dei commercianti, arrivano anche critiche dai sindacati. La Cisl ha puntato il dito sulla cronica carenza di personale tecnico e sulla necessità di un piano più solido per la manutenzione della rete elettrica. “Con l’aumento delle temperature estive, questi episodi rischiano di diventare frequenti. Serve un investimento strutturale, non solo interventi d’urgenza”, dichiarano i rappresentanti sindacali.

Il caldo mette in ginocchio Bergamo, ma la rabbia resta accesa

L’ondata di caldo anomalo che ha colpito Bergamo ha fatto più che far sudare i cittadini: ha mostrato i limiti di una rete elettrica non sempre pronta a reggere lo stress climatico. Se è vero che gli interventi sono stati tempestivi, è altrettanto vero che il blackout ha generato danni economici e frustrazione diffusa. I bergamaschi, soprattutto i commercianti, ora chiedono risposte, indennizzi e, soprattutto, soluzioni strutturali per evitare che un’ondata di calore si trasformi, ancora una volta, in una paralisi totale della città.