
Castelraimondo (Macerata). Fuga doveva esserci e così è stata. All’arrivo di Castelraimondo è giunto in solitaria a braccia alzate uno degli uomini che hanno caratterizzato la fuga di giornata, si tratta del corridore australiano Lucas Plapp. Terzo al traguardo Diego Ulissi che conquista una meritata maglia rosa. Anche Lorenzo Fortunato presente nella fuga odierna guadagna posizioni in classifica e si porta al secondo posto dietro l’alfiere toscano.
L’ottava tappa
Oggi è andata in scena l’ottava tappa del Giro d’Italia da Giulianova a Castelraimondo, di 197 Km. Il percorso della seconda tappa appenninica vedeva i girini dirigersi verso Sarnano, da cui si affrontava la scalata del Sassotetto, col Valico di Santa Maria Maddalena a 1455 m di altitudine. La tappa si dislocava tra salite e discese che si susseguivano senza sosta. Dopo Camerino si percorreva un anello di circa 25 km. Gli ultimi chilometri vedevano un finale caratterizzato da due salite brevi, ma secche. La prima che portava a Castel Santa Maria, con brevi strappi al 12-13% di circa 2 km, e la seconda di circa 880 metri con pendenze del 15%.
La cronaca
La cronaca dell’ottava tappa vedeva annullati vari tentativi di fuga nei primi 80 km. Al km 83, si avvantaggiano un gruppo forte di una ventina di unità. I battistrada sono: Lastra, Moniquet, Oldani, Prodhomme, Vendrame, Steinhauser, Rochas, Frigo, Formolo, Howson, Bouwman, Plapp, Bardet, M. Bais, Kelderman, Van Baarle, Arrieta, Tarozzi, Ulissi e Fortunato, a questo punto sembra che la fuga ha via libera dal gruppo.
Al km 96, restano al comando tredici atleti, a 24 secondi i restanti sette fuggitivi, mentre il gruppo transita a 2 minuti e 44 secondi. Al km 100, restano al comando Prodhomme, Steinhauser, Frigo, Howson, Plapp, Bardet, Kelderman, Van Baarle, Arrieta, Tarozzi e Fortunato, mentre il gruppo è ora a oltre 5 minuti.
Appena iniziata la discesa, si avvantaggiano prima Fortunato e Bardet e poi si uniscono Steinhauser e Vendrame. Al km 122 i quattro fuggitivi hanno un vantaggio di 14 secondi sui primi inseguitori, mentre il gruppo oramai fuori gioco è a oltre 5 minuti. Nei 30 Km successivi i fuggitivi si alternano al comando della corsa. Prima restano davanti Vendrame, Steinhauser, Plapp, Bardet, Kelderman, Arrieta e Ulissi, poi al km 142, rimangono al comando Kelderman e Ulissi, infine al km 150 Plapp e Arrieta raggiungono la testa della corsa, ma subito appena raggiunti gli altri battistrada scatto di Plapp che rimane solitario in testa.
Al km 167, Plapp ha 44 secondi su Kelderman, Ulissi e Arrieta, 1 minuto e 05 su Steinhauser, 1’50” su Vendrame, Bardet, Fortunato, mentre il gruppo dei migliori transita dalla testa della corsa con un ritardo di oltre 6 minuti. Al triangolo rosso, dell’ultimo chilometro Plapp si avvia solitario alla vittoria.
Vince l’ottava tappa da Giulianova a Castelraimondo, di 197 Km Lucas Plapp del Team Jayco Alula che taglia il traguardo in solitaria. A 38 secondi Kelderman su Ulissi, nuova maglia rosa. A 1 minuto e 22 secondi arriva Arrieta, poi alla spicciolata arrivano il resto dei fuggitivi di giornata. Mentre il gruppo arriva al traguardo con un ritardo di 4 minuti e 37 secondi. Lucas Plapp vince l’ottava tappa in 4 ore 44 minuti e 20 secondi, alla media oraria di 41,570 km/h.
La classifica
Con la tappa odierna si ribalta nuovamente la classifica generale. Nuova maglia rosa è il corridore dell’Xds Astana Diego Ulissi. Praticamente la conclusione di una degna carriera visto che il portacolori della squadra kazaka è oramai a fine carriera il sogno di indossare la maglia rosa corona la sua attività da corridore. Al secondo posto sale un altro italiano Lorenzo Fortunato che ha un ritardo di soli 12 secondi dalla maglia rosa.
Al terzo posto scende l’ex maglia rosa Primož Roglič che ha un ritardo di 17 secondi. Al quarto posto scende anche lo spagnolo Juan Ayuso, con un ritardo di 20 secondi dal leader della corsa. Al quinto posto a 26 secondi scende anche il compagno di squadra Isaac Del Toro. Sesto in classifica generale scende anche Antonio Tiberi che accumula un ritardo di 44 secondi dal leader della corsa. Simon Yates perde una posizione e scende al decimo posto con un ritardo di 56 secondi, così come Carapaz che esce dalla top ten ma mantiene lo stesso tempo dell’inglese.
Poi tra gli altri favoriti troviamo Caruso dodicesimo a 58 secondi, Pellizzari tredicesimo a 1 minuto, Ciccone quattordicesimo a 1,01. Bernal quindicesimo a 1,03, l’altro fratello Yates a 1,05. Pidcock perde ancora una posizione e scende al diciannovesimo posto con un ritardo dalla maglia rosa di 1 minuto e 27 secondi. Non cambia la classifica generale dell’ultimo che rimane il tedesco Alexander Krieger con un ritardo dalla maglia rosa di 1 ora, 58 minuti e 3 secondi.
Mads Pedersen rimane in testa alla classifica della maglia Ciclamino. Al secondo posto troviamo Alessandro Tonelli con 59 punti e al terzo posto Olav Kooij con 55 punti. Non cambia la maglia Azzurra del leader del Gran Premio della Montagna che resta sulle spalle del nostro Lorenzo Fortunato della Xds Astana davanti a Juan Ayuso e a Paul Double.
Non cambia la classifica della maglia Bianca dei giovani che resta sulle spalle del corridore spagnolo Juan Ayuso della UAE Team Emirates XRG. Al secondo posto resta anche il compagno di squadra dello spagnolo Isaac Del Toro con 6 secondi di ritardo e al terzo posto troviamo anche il nostro Antonio Tiberi a 24 secondi.
Classifica a squadre
Capovolta ancora la classifica a squadre. Al comando sale l’Xds Astana davanti al Team Visma – Lease A Bike a 3 minuti e 44 secondi e al terzo posto scende la Uae Team Emirates con 3 minuti e 45 secondi dalla squadra kazaca.
La nona tappa
La nona tappa da Gubbio a Siena di 181 Km potrebbe riservare ancora altre sorprese. Il percorso vede tratti sterrati per un totale di circa 29 km. I tratti di sterrato sono: il primo dopo San Giovanni d’Asso dove si percorre il tratto di sterrato di Pieve a Salti, 8 km impegnativi, ondulati e molto nervosi e con parecchie curve e saliscendi.
Poi si affronta il secondo settore di Serravalle 9.3 km, che termina appena prima dell’inizio del settore successivo a San Martino in Grania, 9.4 km in mezzo alle crete senesi. Si attraversa Arbia per arrivare quindi al breve tratto di Monteaperti di soli 600 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto fino all’imbocco dell’ultimo sterrato a Colle Pinzuto, 2.4 km con pendenze fino al 15%.
Una volta usciti dall’ultimo sterrato ci si dirige verso Siena per gli ultimi chilometri cittadini ed arrivare in Piazza del Campo dove è posto l’arrivo. Anche la tappa di domani prevede arrivare qualcuno degli uomini della fuga, ma attenzione anche agli uomini di classifica che nei tratti sterrati, tratti davvero insidiosi, potrebbero perdere minuti preziosi per la classifica generale.