Il messicano Isaac del Toro vince la corsa più antica d’Italia

Una vittoria storica sulla salita simbolo della corsa più antica d'Italia. Sul finale hanno ceduto i favoriti Carapaz, Hirschi e Yates.

Isaac Del Toro Superga

Superga (Torino). Isaac del Toro è il primo corridore messicano a vincere la Milano-Torino.  Male Carapaz, ed Hirschi, che sono crollati nel finale. Yates, ha mantenuto e tirato il gruppo sull’ultima salita per fare il gregario al vincitore, e cedere negli ultimi metri della salita. Arrivo sulla salita di Superga in cima a Torino, montagna famosa per la perdita del grande Torino, che si schiantò sulla collina a causa della nebbia, dopo 174 Km e doppio passaggio su Superga.

Il percorso tra pianura e la dura ascesa finale

Il percorso è sostanzialmente pianeggiante nella prima metà, poi diventa ondulato con alcune asperità degne di nota nella seconda. Partenza da Rho per attraversare le strade pianeggianti dell’alta pianura padana nella zona delle risaie toccando così Magenta, Novara e Vercelli per portarsi quindi verso il Po solcando in perfetta pianura le risaie. Segue una parte ondulata lungo strade delle larghe e prevalentemente rettilinee fino a raggiungere il circuito finale. Dopo San Mauro Torinese si costeggia il Po in Corso Casale per salire alla basilica di Superga una prima volta, per scendere su Rivodora con una discesa impegnativa che riporta a San Mauro e quindi risalire fino all’arrivo finale davanti la Basilica di Superga.

Superga: fughe e inseguimenti

La cronaca ha visto il gruppo forte di 127 corridori partire da Rho in provincia di Milano, per arrivare dopo 174 Km e la doppia scalata in cima a Superga in provincia di Torino. Il colle famoso per la tragedia del grande Torino fa da cornice da antipasto alla classicissima di primavera Milano-Sanremo che si svolgerà sabato prossimo con partenza da Pavia ed arrivo sul lungo mare Italo Calvino di Sanremo.

Avvio veloce con scatti e contro scatti. Al km 25, vanno in fuga cinque corridori; i battistrada sono: Rutsch, Masuda, Sbaragli, Baldaccini e Bais. Al km 32, i fuggitivi hanno un vantaggio di 1 minuto e 10 secondi su Casalini e 3 minuti e 18 secondi sul gruppo.

Al km 51, il gruppo riprende Casalini, mentre i battistrada hanno un vantaggio di 2 minuti e 43 secondi. Dopo 100 Km dal via il vantaggio dei fuggitivi si mantiene sempre sui due minuti.  Al km 141, i fuggitivi conservano un vantaggio di 1 minuto e 40 secondi sul gruppo che nel frattempo ha iniziato la rimonta. Al km 150, inizio prima ascesa del Colle di Superga, il gruppo insegue i fuggitivi a 52 secondi. Durante la prima ascesa restano al comando solo Rutsch e Bais, mentre il gruppo è condotto dagli atleti della UAE.

Al km 155, subito dopo lo scollinamento, il gruppo riassorbe il fuggitivo Bais e resta al comando con pochi secondi di vantaggio Rutsch. Arrivando al km 167, Rutsch conserva un vantaggio di 17 secondi sul gruppo. Al km 169, il gruppo annulla l’azione del fuggitivo e torna compatto.

Sull’ultima salita il gruppo oramai assottigliato e forte di una ventina di unità inizia la bagarre per vincere la corsa. Al triangolo rosso dell’ultimo chilometro, scattano in testa Tulett, Del Toro Romero e T. Johannessen che guadagnano una manciata di secondi di vantaggio sul resto del gruppo rimasto.

L’attacco decisivo e l’arrivo a Superga

Arrivo a Superga dopo 174 Km il messicano Isaac Romero Del Toro, davanti a Ben Tulett a 1 secondo. A 9 secondi giunge terzo T. Johannessen, poi Yatez a 26 secondi e via via arriva sgranato il resto del plotone. Dopo 174 Km Del Toro vince la 106° Milano-Torino in 3 ore 56 minuti e 49 secondi, ad una media oraria di 44,084 Km/h.

Ora ci attende sabato prossimo la classicissima di primavera, la Milano-Sanremo, con altri protagonisti, e di altro spessore Pogacar, Van Der Poel, Ganna, ecc… ma che con rammarico come per la Milano-Torino, anche questa non partirà da Milano, ma bensì da Pavia; e pensare che il Sindaco Sala vuole fare una città a misura di biciletta, con tante ed inutili piste ciclabili, e poi vediamo che la corsa più antica d’Italia, quella appena svolta non è partita da Milano,  la classicissima per eccellenza, non parte da Milano (ma Pavia), senza contare che nemmeno il Giro d’Italia, ne transita, ne arriva a Milano… Mah..