
Nella provincia di Arezzo si è acceso un acceso dibattito in seguito alla decisione di un Comune di servire solo pane e olio ai bambini le cui famiglie non abbiano provveduto al pagamento della mensa scolastica. La misura, che si applica ai morosi, ha suscitato indignazione e polemiche, sollevando interrogativi sull’equità e l’etica di tale scelta.
Pane e olio: critiche e accuse di umiliazione
Una decisione fortemente contestata dal Partito Democratico locale. Il consigliere Samuele Cuzzoni ha definito la misura “vergognosa”. Dal suo punto di vista chi punisce ingiustamente i bambini per colpe non loro potrebbe aumentare le disuguaglianze sociali all’interno della scuola. Molti ritengono che la soluzione adottata possa umiliare i piccoli e creare un senso di esclusione.
Un provvedimento a pane e olio, già in vigore da anni
L’attuale sindaca ha risposto alle polemiche sottolineando che il regolamento sulle mense è in vigore da sette anni. La precedente amministrazione prevedeva addirittura la sospensione totale dei pasti per i morosi. Ha inoltre dichiarato che il sistema ha permesso di recuperare una parte significativa del debito accumulato dalle famiglie inadempienti, riducendolo da 85 mila a 6 mila euro. Secondo la sindaca, la maggior parte dei veri bisognosi paga regolarmente, mentre i morosi spesso sono persone che evitano di versare quanto dovuto pur potendolo fare.
Il caso di Sulmona: un bambino senza pranzo per nove euro
Un episodio simile è avvenuto a Sulmona, dove un bambino di quattro anni è rimasto senza pasto perché i genitori avevano dimenticato di pagare nove euro di retta. Il piccolo è stato lasciato solo mentre i compagni mangiavano, causando indignazione tra i genitori. Il padre del bambino ha denunciato l’accaduto, sottolineando come l’assenza di un sistema di avviso per il saldo in esaurimento abbia contribuito all’equivoco.
Tuttavia, le autorità scolastiche hanno smentito che il bambino sia stato lasciato completamente senza cibo. Secondo la dirigente scolastica e il Comune, il pasto sarebbe stato comunque garantito, e spesso gli insegnanti intervengono per assicurarsi che nessun bambino rimanga senza cibo.
Un dibattito ancora aperto
Il tema delle mense scolastiche e della gestione delle morosità continua a suscitare discussioni. Da un lato, vi è chi sostiene la necessità di responsabilizzare le famiglie nel pagamento del servizio; dall’altro, chi ritiene che i bambini non debbano mai essere penalizzati per questioni economiche. Il dibattito rimane acceso e pone interrogativi importanti sulle politiche sociali e scolastiche del Paese.