
Nuova frattura nella famiglia Sgarbi. Evelina, la figlia 25enne del critico d’arte e politico, ha depositato presso il Tribunale civile di Roma un’istanza per la nomina di un amministratore di sostegno per il padre. Secondo lei, Sgarbi non sarebbe più in grado di gestire i propri interessi personali ed economici, complici anche i recenti problemi di salute. L’udienza è stata fissata per il prossimo 28 ottobre, una data che si preannuncia carica di tensione.
La replica di Sgarbi: “Sono offeso e addolorato”
Intervistato dal Corriere della Sera, Vittorio Sgarbi si è detto “molto amareggiato” e profondamente colpito dall’iniziativa della figlia:
“Io incapace? Nulla di più falso. Evelina mi ha ferito con questa decisione, sono addolorato ma pronto a difendermi. Mi opporrò in tribunale”.
Il critico d’arte, reduce da un lungo ricovero al Policlinico Gemelli di Roma per una forte depressione, ha assicurato che le sue condizioni sono in netto miglioramento e di sentirsi finalmente sulla strada della ripresa.
Sabrina Colle, il sostegno nella rinascita
Accanto a lui, in questo percorso, c’è stata soprattutto Sabrina Colle, sua compagna dal 1997:
“La mia medicina è stata Sabrina, con la sua dolcezza mi ha aiutato a uscire dal tunnel”, ha confessato Sgarbi.
E non si è limitato a parole di gratitudine: ha anche annunciato che i due presto si sposeranno. “Subito, appena possibile”, ha dichiarato, rivelando un passo importante che suggella oltre venticinque anni di convivenza.
Contrasti e vecchi rancori familiari
Il rapporto tra Sgarbi ed Evelina non è nuovo a tensioni. Già tre anni fa, racconta il critico, si arrabbiò per la scelta della figlia di rifiutare la partecipazione al Grande Fratello Vip, che le avrebbe garantito un cachet da 100mila euro.
“Con quei soldi avrebbe potuto comprarsi la borsa Dior che poi ha preteso da me”, ha ricordato con ironia. Secondo Sgarbi, la figlia sarebbe “esosa” e incline a “scorciatoie” piuttosto che a intraprendere un percorso professionale autonomo. Una critica che si intreccia oggi con la sua accusa: il desiderio di ottenere un controllo più ampio sul patrimonio del padre.
Sgarbi: il ritorno in politica e alla vita pubblica
Nonostante la malattia e le difficoltà familiari, Sgarbi conferma la volontà di rimanere attivo nella vita pubblica. Attualmente è sindaco di Arpino, in provincia di Frosinone, dove conta di tornare a breve:
“Sarò ad Arpino entro fine mese. Ho seguito le attività del Comune anche da lontano, grazie ai miei collaboratori, e tornerò presto fra i miei concittadini che mi hanno sostenuto con affetto in questi mesi”.
Quanto alla politica, non intende ritirarsi, pur ammettendo di voler mantenere ritmi meno frenetici.