
La scoperta choc: abusi e riprese segrete ai danni di una minore. Un uomo di 46 anni, residente a Palermo, è stato arrestato con l’accusa di gravi reati a sfondo sessuale. Sarebbero avvenuti nei confronti di una bambina di soli 13 anni, figlia di amici di famiglia.
Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri della compagnia di Partinico, l’indagato avrebbe più volte abusato della minore. Un azione sistematica che adottava approfittando del rapporto di fiducia con la famiglia della vittima. Gli abusi sarebbero avvenuti sia nell’abitazione della bambina sia nella casa dell’uomo.
Oltre alle violenze, l’uomo avrebbe nascosto una telecamera per documentare gli abusi, producendo diversi video che sono stati poi ritrovati durante le perquisizioni. Le immagini, considerate dagli inquirenti inequivocabili, hanno confermato le accuse di produzione e detenzione di materiale pedopornografico.
Abusi e riprese video: indagini avviate da una segnalazione
Le indagini sono partite nel novembre 2024, a seguito di una segnalazione che ha attivato la macchina investigativa coordinata dal Dipartimento per la tutela delle vittime vulnerabili della Procura di Palermo. Fondamentale il lavoro della sezione “Cyber Investigation” del Reparto Operativo dei Carabinieri, che ha analizzato il materiale sequestrato.
Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo, disponendo la custodia cautelare in carcere per il 46enne, ritenuto pericoloso e a rischio di reiterazione del reato.
Una minore in un contesto familiare fragile
Oltre al dramma degli abusi, le indagini hanno evidenziato anche una situazione domestica difficile per la giovane vittima. Dalle ricostruzioni emergerebbe un contesto familiare segnato da trascuratezza e possibili maltrattamenti da parte della madre, mentre il padre risulterebbe praticamente assente. In questo clima di solitudine e vulnerabilità, la tredicenne si è confidata con un’amica di famiglia, dando così avvio all’intervento delle autorità.
Attualmente, la Procura sta valutando anche la posizione della madre. La Procura per i Minorenni, guidata da Claudia Caramanna, ha già adottato misure per garantire protezione e supporto alla vittima.
Un futuro da ricostruire per la bambina
La minore è stata trasferita in una struttura protetta, dove ha iniziato un percorso di supporto psicologico e riabilitazione. Le autorità stanno facendo il possibile per garantirle un ambiente sicuro e l’assistenza necessaria per affrontare le conseguenze emotive e psicologiche del trauma subito.
L’inchiesta è ancora in corso, con l’obiettivo di chiarire ogni aspetto di questa dolorosa vicenda e individuare eventuali altre responsabilità.