Vigilanza Privata, l’AIPSA chiede un riordino che valorizzi le competenze

VIGILANZA PRIVATA, AIPSA: “CONTRO I SALARI DA FAME,  SERVE UN RIORDINO CHE VALORIZZI LE COMPETENZE”

Il settore della vigilanza privata vive una situazione paradossale. Da un lato sono sempre di più sia le amministrazioni locali che le aziende private che, per fronteggiare le diverse problematiche di sicurezza e ovviare alle carenze d’organico delle forze dell’ordine tradizionali, decidono di fare ricorso alle guardie armate private per proteggere le loro realtà. Dall’altro l’ecosistema della “sicurezza” ha assunto dimensioni molto ampie negli ultimi anni, soprattutto per tutti i servizi cosiddetti ausiliari alla sicurezza, in assenza tuttavia di una cornice normativa ben definita, che inquadri in maniera precisa queste figure, definendone le competenze e le abilità necessarie a svolgere le loro mansioni. Il risultato è il far west retributivo del quale abbiamo letto durante questa lunga estate di polemiche, innescate, altro paradosso, dal rinnovo del Contratto nazionale di categoria siglato da sindacati e associazioni datoriali a fine maggio scorso.

Un contratto che ha la pretesa di inquadrare professionisti con compiti e ambiti di intervento molto diversi gli uni dagli altri, accumunati tutti però dall’obiettivo di proteggere istituzioni, aziende, trasporti o infrastrutture da azioni criminali esterne.E probabilmente il vero vulnus della questione sta tutto lì: le guardie della vigilanza privata non possono essere accostati agli impiegati dei cosiddetti servizi fiduciari (servizi ausiliari), ovvero chi ha mansioni dl portierato.Sia chiaro. Nessuno, a prescindere dal lavoro che svolge, può pensare di sopravvivere con uno stipendio di 5,46 euro l’ora, figuriamoci dopo 11 anni di servizio, come accaduto in questo momento.

Ma è altrettanto vero che non si può pensare di affidare un servizio delicato come la gestione della portineria di un’istituzione o di un’impresa a chi non ha determinate competenze tecniche e professionali che lo qualifichino per quel ruolo.La buona notizia è che negli ultimi anni qualcosa si è mosso: grazie ad un lavoro silenzioso ma costante da parte dei rappresentanti delle parti sociali in gioco, si è arrivati alla prassi di riferimento (PdR9 UNI 54 del 2019 che mappa le attività degli operatori della sicurezza ausiliaria, dei servizi di controllo o stewarding e delle investigazioni private).

Per definizione sappiamo però che una PdR non è vincolante, è da considerarsi come una prescrizione tecnica temporanea tra l’altro o come un modello applicativo, che non certifica le competenze adeguate allo svolgimento delle mansioni descritte ma che, soprattutto, non dirime la questione sostanziale.

Così assume ancora più valore il prossimo passo avanti, le due norme tecniche UNI1611129 e UNI1611254 frutto dell’evoluzione della PdR 54, che a quel punto, vincolerebbero l’esercizio della professione a un bagaglio di conoscenze e skill in linea con i tempi e con le esigenze delle imprese e delle istituzioni.Ancora una volta, tuttavia, l’iniziativa viene presa dalle associazioni e dagli enti che operano nel mercato, questo in ragione di un’assenza di un quadro normativo nazionale di riferimento, che sarebbe quantomai necessario. Eppure i tempi non sono solo maturi, ma sono ampiamente esauriti.

Anche perché garantire la sicurezza delle nostre infrastrutture strategiche, così come quella delle aziende che rappresentano il tessuto economico nazionale portante dovrebbe essere una priorità centrale per il sistema-Paese, specie in un’epoca di crescenti tensioni sociali e geopolitiche.

Alessandro Manfredini

Presidente Aipsa

AIPSA è l’Associazione Italiana dei Professionisti di Security Aziendale. Da oltre 30 anni si impegna per la diffusione della cultura della sicurezza, prevenendo i rischi in ambito lavorativo, patrimoniale e informatico. Collabora con enti e organismi, nazionali e internazionali, del comparto sicurezza per la valorizzazione nell’ordinamento professionale della figura del security manager. Fanno parte della rete associativa di AIPSA oltre 700 professionisti e più di 160 società. Al suo interno conta tre gruppi di lavoro impegnati nello studio delle problematiche tecniche, funzionali, giuridiche e legislative in materia di security aziendale, organizzando corsi e seminari per i propri associati. http://www.aipsa.it/

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