
Le autorità vietnamite hanno ordinato l’evacuazione immediata di circa 586.000 persone nelle aree maggiormente esposte al passaggio del tifone Kajiki. La misura preventiva ha interessato in particolare le province centrali di Thanh Hoa, Quang Tri, Hue e Da Nang, dove il rischio di inondazioni e frane è considerato elevatissimo.
Il tifone, in arrivo dalla Cina, ha già mostrato tutta la sua forza con raffiche che hanno superato i 160 km/h, e secondo le previsioni avrebbe potuto raggiungere punte vicine ai 200 km/h accompagnate da piogge torrenziali.
Trasporti aerei e marittimi paralizzati
Per garantire la sicurezza, le autorità hanno imposto il blocco alle imbarcazioni nei porti e la sospensione dei collegamenti marittimi. Anche il traffico aereo ha subito forti ripercussioni: almeno venti voli sono stati cancellati o deviati. La priorità è ridurre al minimo l’esposizione delle persone durante il passaggio del tifone.
Il tifone Kajiki: vittime e danni materiali
Nonostante le misure precauzionali, il bilancio delle vittime ha già raggiunto tre morti e tredici feriti. Le raffiche di vento hanno scoperchiato i tetti di migliaia di abitazioni e sradicato alberi lungo le principali arterie stradali, complicando l’intervento dei soccorritori.
Oltre 1,6 milioni di abitanti sono rimasti senza elettricità, mentre nella capitale Hanoi il traffico è paralizzato dalle inondazioni e dalle interruzioni della rete elettrica.
Rischio inondazioni e frane
Le autorità vietnamite hanno messo in allerta otto province per la possibilità di frane e alluvioni improvvise. La pioggia continua a cadere con intensità, alimentando la paura di ulteriori disastri. I soccorsi lavorano senza sosta, ma la presenza di linee elettriche cadute e strade impraticabili rende gli interventi estremamente difficili.
Kajiki: un tifone che mette in ginocchio il Vietnam
Il tifone Kajiki si conferma come uno dei fenomeni atmosferici più devastanti degli ultimi anni per il Vietnam. Con danni estesi a infrastrutture, trasporti e rete elettrica, e con centinaia di migliaia di sfollati, il Paese si trova ad affrontare un’emergenza complessa che richiederà giorni, se non settimane, per essere superata.