
Le vacanze sono diventate troppo care per gli italiani. Questo è quello che ripetono da giorni i servizi dei telegiornali. Ma sarà vero? Un fondo di verità, purtroppo, c’è. Andare in vacanza è diventato un lusso per pochi. Sono solo ricordi del passato le ferie estive con 15/20 giorni di assoluto relax al mare per le famiglie. Oggi il weekend “mordi e fuggi” è l’unica soluzione al caro-vita e, sia ben inteso, massimo due o tre fine settimana durante tutta l’estate.
Vacanze per ricchi? Sì, grazie
Non si può dire la stessa cosa per chi, invece, ha uno stipendio da favola e si può ancora permettere le vacanze per almeno due settimane. Secondo un’indagine condotta dal Codacons, i prezzi degli affitti turistici e delle strutture di lusso hanno raggiunto livelli mai visti, con tariffe settimanali che in alcuni casi sfiorano i decine di migliaia di euro. Un soggiorno estivo in Italia, tra ville panoramiche, suite di hotel a cinque stelle e chalet in montagna, può arrivare a cifre da vertigine, ben oltre la portata della maggior parte delle famiglie.
Il Codacons così commenta: “Si tratta ovviamente di casi limite, non certo di prezzi medi, ma tali cifre esorbitanti danno l’idea di come le tariffe turistiche in Italia abbiano raggiunto livelli elevatissimi negli ultimi anni” scrive l’associazione, evidenziando un divario sempre più netto tra l’offerta di lusso e la domanda reale del mercato interno.
Sardegna e Costiera amalfitana, le più care
Manco a dirlo, la Sardegna si conferma tra le mete più costose e non certo per un errore presunto di Booking: una villa con piscina a Baja Sardinia tocca 125.870 euro per una settimana, mentre una suite a Porto Cervo costa 43.575 euro e una villa ad Arzachena arriva a 39.342 euro. In Campania, a Positano si arriva a 123.099 euro per una villa con vista mare, con altre strutture simili tra 70 e 86mila euro. A Sorrento, una proprietà di pregio viene proposta a 56.932 euro per sette notti, nello stesso periodo di fine agosto preso in esame dal Codacons. Tutto proibitivo, considerata la Ral media lorda italiana è intorno ai 30.000 euro e che quest’anno c’è stato anche il problema delle spiagge attrezzate vuote a causa dei prezzi.
La Liguria segue a ruota
Il caro prezzi non risparmia nemmeno la Liguria. Sanremo si distingue con un appartamento che arriva a 63.196 euro a settimana. Ma nonostante questo, per il ponte di Ferragosto la regione registra quasi il tutto esaurito, con Savona al 98,3% di camere occupate, seguita da Imperia, Genova e La Spezia.
Riviera romagnola a secco
Il mese di luglio si è chiuso con numeri negativi e anche il mese di agosto non sarà da meno. Il rischio paventato dagli operatori turistici è quello di dover fare i conti con una delle stati più povere della storia recente.
Il post-Covid aveva visto la Riviera romagnola riempirsi di turisti. Tutti alla ricerca di libertà, sole, mare, piadine e divertimento. Oggi la situazione è ben diversa. La crisi si fa sentire e la classe media da sempre affezionata alla costa romagnola preferisce restare a casa. “È una crisi durissima, credo sia la stagione più difficile degli ultimi anni” ha spiegato Simone Battistoni presidente del Sib, il sindacato dei balneari che fa capo a Confcommercio al Corriere di Bologna.
Albergatori: chi vede il bicchiere mezzo pieno, chi mezzo vuoto
Sempre secondo quanto riportato dal Corriere di Bologna, il fronte degli albergatori è diviso e all’interno serpeggiano le correnti: pessimisti contro ottimisti. I primi gettano benzina sul fuoco delle assenze, i secondi incassano il colpo ma rilanciano: «Il modo di andare in vacanza è cambiato e va accettato» conferma Patrizia Rinaldis, presidente dell’associazione di albergatori – Federalberghi – che ha più adesioni tra gli operatori.
Anche Mirko Casadei denuncia il caro prezzi
Anche Mirko Casadei, figlio dell’indimenticabile Raoul, ammette che la crisi c’è e si sente. “Quando per due gamberi fritti spendi 25 euro, qualche domanda te la fai”. Casadei denuncia il peso crescente delle spese familiari e gli stipendi sempre troppo bassi. “Si viaggia di meno, si punta sui weekend mordi e fuggi. A pesare sul portafogli degli italiani ci sono anche i costi del carburante, degli hotel, dei pedaggi autostradali. Senza dimenticare l’inquietudine del tempo presente: “La vacanza è spensieratezza. Il contrario di quello che viviamo”.
Costo medio in Italia di un ombrellone per una settimana
Negli stabilimenti monitorati da Altroconsumo, il costo medio di un ombrellone in prima fila per una settimana è si 354 euro. In seconda fila è di 345 euro, in terza fila 334 euro e dalla quarta fila in poi è di 326 euro.