Vacanze a ogni costo: in Italia si parte anche indebitandosi

Nel primo trimestre del 2025 erogati oltre 100 milioni di euro in prestiti per viaggi e vacanze. La generazione Z traina il boom. Tra inflazione, nuovi bisogni e "no-trip-phobia", l'estate italiana si paga a rate.

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In Italia le vacanze non si toccano a qualunque costo. Che si tratti di un fine settimana lungo o di un vero e proprio viaggio estivo, il desiderio di partire resta prioritario, anche a costo di contrarre un debito. Nel primo trimestre del 2025, infatti, gli italiani hanno richiesto oltre 100 milioni di euro in prestiti destinati a coprire le spese per le vacanze, segnando un incremento del 18% rispetto allo stesso periodo del 2024. A rivelarlo è una ricerca condotta da Facile.it e Prestiti.it, pubblicata il 29 aprile, che conferma come l’estate continui a rappresentare una spesa irrinunciabile.

Giovani protagonisti: quasi 1 prestito su 3 per le vacanze è under 30

Il dato forse più significativo riguarda l’età media dei richiedenti: 37 anni, ben al di sotto dei 43 anni registrati in media per i prestiti generici. Quasi il 30% delle domande proviene da giovani tra i 18 e i 29 anni. È la Generazione Z a spingere il trend. Improponibile rinunciare alle vacanze con costo proibitivo. La modalità di pagamento flessibili e immediati, risulta l’opzione migliore, ma spesso è anche priva di risparmi consolidati. In netta prevalenza gli uomini, che rappresentano il 72% dei richiedenti, contro il 28% delle donne.

Vacanze da 5.700 euro (in media)

Sempre secondo i dati raccolti, tra gennaio e marzo 2025, l’importo medio richiesto per i prestiti personali legati ai viaggi è stato di 5.719 euro. Un dato che, se moltiplicato per il numero stimato di beneficiari (circa 17-18 mila), restituisce un quadro chiaro del valore economico di un fenomeno in piena espansione.

A favorire questa corsa al credito c’è anche una piccola boccata d’ossigeno sul fronte dei tassi: il Taeg medio dei prestiti personali online è sceso del 3% in un anno, passando dal 10,5% al 10,17%. Un calo che rende il ricorso al finanziamento più conveniente e che, secondo gli esperti, può essere visto come uno strumento per pianificare spese apparentemente superflue in modo sostenibile.

Boom del BNPL: «compro ora, pago dopo» conquista gli italiani

Parallelamente all’aumento dei prestiti personali, si registra un’impennata del BNPL (Buy Now, Pay Later), la formula che consente di dilazionare gli acquisti in rate, spesso a tasso zero. Secondo i dati di Experian, a maggio 2025 l’utilizzo di questa modalità è cresciuto del 55% rispetto all’anno precedente, con picchi a Napoli e Torino (+56%).

La formula piace soprattutto ai giovani, ma anche alle donne, ai lavoratori precari e ai nuclei familiari con figli. Un’indagine del gruppo Mediobanca – Compass SWG – ha rilevato che il 20% degli italiani ha già usato il BNPL e l’81% si dichiara favorevole a farlo per spese superiori a 1.000 euro. Un italiano su quattro lo considera perfetto per prenotare le vacanze estive, anche grazie alla diffusione di accordi tra operatori turistici e piattaforme fintech.

Dove si chiede di più e quanto si spende

La mappa dei finanziamenti mostra una crescita omogenea in tutto il Paese, ma con alcune differenze geografiche. I prestiti personali risultano più richiesti a Roma, quelli finalizzati (per beni o servizi specifici) a Napoli. Gli importi medi variano: 9.976 euro per i prestiti personali, in lieve calo rispetto al passato, mentre quelli finalizzati crescono fino a 1.710 euro (+8,28% in un mese), raggiungendo picchi di 1.953 euro al Nord-Est.

Tra i beni più acquistati tramite prestiti finalizzati spiccano le automobili nuove e usate, che rappresentano il 42% delle richieste. Cala invece l’interesse per gli smartphone.

Ansia da “niente vacanze”: la spinta psicologica al credito

Dietro il boom del credito c’è anche un fattore emotivo. Secondo l’Osservatorio estivo di PiratinViaggio, il 40% degli italiani – e addirittura il 53% della Gen Z – soffre di “notriphobia”, ossia la paura di non avere un viaggio in programma. L’incertezza economica, i lavori precari e il calendario favorevole (con ponti come il 25 aprile e il 1° maggio) spingono molti a pianificare le vacanze, anche se questo significa accendere un finanziamento.

Il credito al consumo torna centrale (e le banche ringraziano)

Tutti gli indicatori parlano chiaro: in un’Italia che si muove tra rincari e inflazione, il credito al consumo torna a essere uno strumento diffuso e persino rassicurante. “È una forma di gestione intelligente della spesa, soprattutto se ben pianificata”, osservano gli esperti di Facile.it. Una vacanza può essere un bisogno psicologico, e per molti lo è a tal punto da giustificare un debito pur di concedersela.

Che si tratti di prestiti personali, rateizzazioni o BNPL, il 2025 segna un ritorno deciso del desiderio (e del diritto) alla pausa estiva. Anche a costo di pagarla… a rate.