Un trionfo di tecnologia al Festival di Sanremo

Sanremo non è solo musica e spettacolo, ma anche un laboratorio di innovazione tecnologica

Festival di Sanremo

Inviato speciale per Il Monferrato, Ettore Pane, studente di informatica al Politecnico di Milano, ci racconta il dietro le quinte tecnologico del Festival di Sanremo, svelando alcune delle innovazioni che rendono questa edizione un evento all’avanguardia.

Ettore, possiamo dire che questo Sanremo sia un trionfo di tecnologia? Quali sono le innovazioni più interessanti di quest’anno?

“Assolutamente sì. La qualità delle riprese è incredibile: tutto viene registrato in 4K HDR con audio 5.1, il che significa che l’ascoltatore riceve sei canali audio distinti, ottenendo un effetto surround immersivo. Questo garantisce un’esperienza sonora molto più coinvolgente rispetto al passato. Un’altra grande innovazione riguarda la regia. Quest’anno è stata adottata la tecnologia CuePilot, un software che consente di pre-programmare ogni dettaglio delle esibizioni: inquadrature, luci, effetti speciali e fumo vengono impostati in anticipo, rendendo la diretta molto più precisa e spettacolare.”

Quindi il regista viene “pilotato” da una sorta di intelligenza artificiale?

“No, non si tratta di intelligenza artificiale, ma di una maggiore pre-produzione. Se un tempo la regia era completamente in diretta, ora viene montata in anticipo, come un video musicale. Si scelgono prima le inquadrature e poi vengono applicate in tempo reale, riducendo il margine di errore.”

Dal punto di vista della stampa, la tecnologia si limita al collegamento Wi-Fi?

“In realtà no. I giornalisti ricevono il segnale via satellite e anche la trasmissione avviene principalmente in questo modo, poiché il digitale terrestre non supporterebbe una qualità così elevata. Questo garantisce immagini nitide e una trasmissione stabile.”

Questo approccio così programmato può rendere il Festival troppo standardizzato?

“Sì, è una possibilità. Le esibizioni saranno simili ogni sera, con gli stessi stacchi di regia, le stesse luci ed effetti. Ovviamente ci saranno piccole variazioni dovute al live, ma la struttura resterà sempre la stessa. Un ruolo fondamentale lo gioca Mario Catapano, direttore della fotografia e delle luci, che cura ogni dettaglio visivo per creare un impatto scenico efficace.”

Anche l’illuminazione funziona con questa tecnologia?

“All’Eurovision è così, ma per Sanremo non posso confermarlo con certezza. CuePilot è un software molto versatile e potrebbe essere stato usato solo per la regia video.”

Passiamo all’audio: registrare in 5.1 significa che tutti lo ascolteranno con questa qualità?

“No, non tutti i televisori supportano questa tecnologia. Tuttavia, registrare in alta qualità permette di preservare il Festival per il futuro, come fosse un film al cinema. Al cinema si usano spesso anche 7.1 o più canali, mentre il 5.1 usato qui prevede un altoparlante centrale, due frontali, due posteriori e un subwoofer, creando un’esperienza immersiva. È la stessa tecnica che si usa nei film per separare i suoni: un dialogo può essere percepito davanti, un’esplosione dietro, un effetto ambientale ai lati, simulando un ambiente sonoro tridimensionale.”

Parliamo di votazioni: come funziona il sistema di voto e sondaggi?

“È una web app con controlli di cybersicurezza, ma il televoto rimane vulnerabile. Negli anni scorsi si è parlato di pacchetti di voti acquistati in blocco, e il problema dipende dagli ISP, ossia dai gestori telefonici come Vodafone o Iliad. Non sempre è possibile verificare se un televoto sia stato ‘gonfiato’ artificialmente.”

Sanremo non è solo musica e spettacolo, ma anche un laboratorio di innovazione tecnologica. Grazie a esperti come Ettore Pane, possiamo comprendere meglio i meccanismi che rendono il Festival un evento sempre più all’avanguardia.