Travolge e uccide un pedone. 18enne senza patente a processo

Subito dopo l’incidente, era stata la mamma del ragazzo a prendersi la colpa

I fatti risalgono al febbraio scorso in via dell’Archeologia a Tor Bella Monaca, periferia est di Roma. Un Suv BMW di grossa cilindrata, preso a noleggio, ha perso il controllo durante una curva, imboccata a oltre 90 km all’ora, fermando la sua corsa contro quattro auto parcheggiate.

La cronaca

Sul suo tragitto, ha travolto e ucciso sul colpo un uomo, Emmanuele Cleber Catananzi di 29 anni, mentre camminava sul marciapiede insieme alla compagna.

Immediatamente dopo l’incidente gli agenti del VI Gruppo Torri, hanno interrogato Sonia Cecconi, 46 anni, residente poco lontano, a cui era intestato il contratto di noleggio della Bmw X4 M Competition da 510 cavalli. Secondo il suo resoconto, c’era proprio lei alla guida del suv.

La sua versione, confrontata con quella del figlio diciottenne della, è apparsa tuttavia poco credibile. A far propendere verso una soluzione diversa dei fatti sono state le testimonianze dei presenti e le immagini delle telecamere di videosorveglianza, unitamente ai cellulari degli indagati, sequestrati dalla Polizia Locale.

Molti testimoni hanno infatti dichiarato che, alla guida del suv, non c’era la Cecconi ma il figlio, senza patente e foglio rosa.

Le indagini concluse

Dopo sette mesi, il pm Mario Palazzi si prepara a chiudere l’indagine.

D. Cecconi, 18 anni, andrà a processo con la grave accusa di omicidio stradale mentre la madre, malgrado il tentativo di depistaggio delle indagini, non sarà incriminata. Il reato di favoreggiamento non scatta, infatti, se si è parenti di primo grado dell’autore del reato.

L’omicidio stradale di Tor Bella Monaca è antecedente di pochi mesi a quello avvenuto lo scorso 14 giugno sempre a Roma, in zona Casal Palocco. In quel caso, alla guida della potente Lamborghini Urus c’era il giovane yotuber Matteo Di Pietro, impegnato in una challenge. A causa dell’alta velocità, l’auto ha impattato contro una Smart ForFour travolgendola, uccidendo Manuel di soli 5 anni e ferendo la sua mamma, alla guida, e sua sorella.

Anche in quel caso, a causa della sua giovane età, Di Pietro non avrebbe potuto guidare una macchina così potente. La legislazione attuale, infatti, impone delle regole a chi ha conseguito la patente da meno di tre anni. Le limitazioni riguardano velocità, potenza, kw e cavalli sulle auto per neopatentati, nonché il tasso alcolemico che deve essere pari a zero.

Nel caso di Tor Bella Monaca, a peggiorare la posizione del 18enne, c’è la mancanza della patente, non ancora conseguita.

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