
Il villaggio alpino di Blatten, situato a 1.500 metri di altitudine nella Lötschental del Canton Vallese, è stato colpito da un evento disastroso: una colossale massa di ghiaccio, terra e detriti si è staccata dal ghiacciaio del Birch, sommergendo quasi metà del centro abitato. L’impatto ha provocato il seppellimento di case e infrastrutture sotto una valanga stimata in oltre 9 milioni di tonnellate di materiale.
Il drammatico evento è avvenuto intorno alle 15:30. La frana, improvvisa e devastante, ha causato anche l’ostruzione del fiume Lonza, ora sotto osservazione per il rischio di inondazioni.
Evacuazione preventiva: 300 persone fuori dalle proprie case
Fortunatamente, l’evacuazione del villaggio era già stata disposta nove giorni prima, il 19 maggio, a seguito dello sgretolamento di una cresta sul Kleines Nesthorn che sovrasta il ghiacciaio. Circa 300 residenti avevano lasciato le loro abitazioni in via precauzionale. Tuttavia, una persona risulta al momento dispersa.
Le immagini condivise sui social mostrano una nube imponente di detriti che si riversa dalla montagna verso la valle. I video catturano la potenza distruttiva del ghiaccio in movimento, mentre i resti di edifici in legno affiorano tra i detriti.
Le autorità: “Una catastrofe totale”
Il sindaco di Blatten, Matthias Bellwald, ha parlato con dolore e determinazione: “Abbiamo perso il nostro villaggio, ma non il nostro spirito. Ricostruiremo.” Parole forti anche dal consigliere di Stato del Vallese, Franz Ruppen, che ha definito l’evento come “una catastrofe totale che ha superato ogni previsione.”
Anche la presidente della Confederazione svizzera, Karin Keller-Sutter, ha espresso solidarietà su X, rivolgendosi agli sfollati: “È terribile perdere la propria casa. In questo momento, sono vicina agli abitanti di Blatten.”
Il ghiacciaio Birch si muove ancora: situazione in evoluzione
Gli esperti dell’Ufficio cantonale per i pericoli naturali hanno confermato che il ghiacciaio si sta muovendo verso valle a una velocità di 2,5-3,5 metri al giorno. Anche se per ora non è stato rilevato un aumento accelerato del movimento, una nuova crepa “quasi continua” fa temere ulteriori distacchi.
Una recente analisi 3D ha rivelato che il massiccio del Kleines Nesthorn si è abbassato in alcune aree fino a 101 metri rispetto al luglio 2024. La massa di materiale staccatasi ha raggiunto in alcuni punti gli 81 metri di spessore.
Rischi futuri: inondazioni e nuove evacuazioni
L’area resta completamente isolata, con l’intervento dell’esercito a supporto delle operazioni. Il fiume Lonza, ora parzialmente bloccato dalla frana, rappresenta una minaccia significativa. Il pericolo è che il materiale accumulato possa formare un bacino instabile, provocando inondazioni improvvise a valle.
Le autorità hanno dichiarato che sono allo studio ulteriori evacuazioni, mentre proseguono i lavori per potenziare il sistema di monitoraggio del ghiacciaio e della strada cantonale che porta a Blatten, anch’essa a rischio.
Problemi di comunicazione e nuove soluzioni tecnologiche
Uno degli ostacoli più critici riguarda le telecomunicazioni. L’area colpita soffre di una scarsa copertura GSM, rendendo difficoltosa la trasmissione dei dati. Le autorità stanno valutando il supporto di Swisscom o l’installazione di un sistema satellitare per garantire un monitoraggio continuo e affidabile della situazione.
Il futuro di Blatten: ricostruzione e resilienza
Nonostante la tragedia, le istituzioni locali e federali hanno promesso massimo impegno per la rinascita di Blatten. I lavori di consolidamento e sicurezza sono già in corso, mentre la popolazione evacuata attende con pazienza notizie sul possibile rientro nelle proprie case.
Come ha sottolineato ancora il sindaco Bellwald: “Faremo tutto ciò che è umanamente possibile per ridare un futuro a Blatten.”