Tragedia in Colombia: Alessandro Coatti morto in circostanze misteriose

Il corpo del 42enne è stato scoperto smembrato all’interno di una valigia vicino a Santa Marta. Le autorità locali avviano le indagini: "Nessun legame con attività criminali". Il sindaco offre una ricompensa per chi fornisce informazioni utili.

Alessandro Coatti

Alessandro Coatti, biologo molecolare italiano, era arrivato a Santa Marta, località colombiana affacciata sul Mar dei Caraibi, lo scorso 3 aprile. Dopo aver preso alloggio in una struttura nel centro storico, aveva manifestato l’intenzione di esplorare la Sierra Nevada. In particolare focalizzandosi nella zona di Minca, nota per la biodiversità. I racconti dei gestori dell’ostello parlano di un uomo curioso e appassionato di natura, interessato allo studio delle specie locali.

L’ultima volta che Coatti è stato visto risale al tramonto del 4 aprile, quando ha lasciato l’ostello senza più fare ritorno. Da quel momento, è scomparso ogni contatto, fino al drammatico ritrovamento due giorni dopo.

Alessandro Coatti: macabro ritrovamento

Il corpo del biologo è stato scoperto domenica 6 aprile all’interno di una valigia abbandonata lungo una strada nella zona boscosa di Bureche, nei pressi di Santa Marta. A fare la tragica scoperta è stato un gruppo di bambini. Gli inquirenti sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo grazie a un braccialetto identificativo dell’ostello che Coatti ancora indossava al polso.

Secondo quanto dichiarato dal comandante della polizia metropolitana, Jaime Ríos Puerto, non sono emersi legami sospetti nella vita privata o professionale di Coatti, né risultano minacce a suo carico. Le autorità lo descrivono come “un turista, uno scienziato, privo di precedenti penali”.

La posizione delle autorità locali: “Giustizia sarà fatta”

Il sindaco di Santa Marta, Carlos Pinedo Cuello, ha annunciato una ricompensa di 50 milioni di pesos colombiani per chiunque fornisca informazioni che possano portare all’individuazione dei responsabili. “Questo crimine non rimarrà impunito – ha dichiarato su X –. I criminali devono sapere che a Santa Marta non c’è spazio per l’illegalità. Li perseguiremo senza sosta”.

Chi era Alessandro Coatti e il brillante percorso accademico

Originario dell’Italia, Alessandro Coatti si era formato all’Università Normale di Pisa, laureandosi con lode in Biologia Cellulare e Molecolare nel 2010. Dopo un periodo a Londra presso l’ambasciata italiana, aveva proseguito gli studi con un master presso la University College London.

Tra il 2012 e il 2014, aveva lavorato come ricercatore al Max Planck Institute for Brain Research di Francoforte, in Germania. Il suo impegno nella comunità scientifica era proseguito con un lungo periodo alla Royal Society of Biology di Londra, dove era considerato una figura brillante, apprezzata tanto per le sue competenze quanto per la sua umanità.

Una vita dedicata alla scienza e all’impegno civile

Negli ultimi anni, Coatti aveva scelto di lasciare il lavoro stabile per dedicarsi al volontariato, trasferendosi in Ecuador. Sul suo profilo LinkedIn si descriveva come un professionista motivato, impegnato nel promuovere una scienza capace di influenzare le politiche pubbliche e migliorare l’ambiente, gli ecosistemi e il benessere umano.

Il suo tragico destino ha lasciato sgomenta la comunità scientifica internazionale, che lo ricorda come un uomo “intelligente, caloroso e profondamente rispettato”.

La morte di Alessandro Coatti apre uno squarcio doloroso non solo per chi lo conosceva, ma anche per il mondo della scienza, che perde un ricercatore brillante e una persona animata da ideali profondi. Le indagini sono in corso, e resta la speranza che la verità venga presto alla luce, rendendo giustizia a una vita spesa per la conoscenza e il bene comune.