Tragedia in Cina: devastante esplosione in un impianto chimico, almeno 5 morti

Lo scoppio ha scosso la città di Weifang, distrutto edifici circostanti e generato timori ambientali. Le autorità locali sotto pressione per le falle nella sicurezza.

impianto chimico

Martedì, un’improvvisa e violenta esplosione ha devastato un impianto chimico di proprietà della Gaomi Youdao Chemical Co., situato all’interno di un parco industriale a Weifang, nella provincia orientale dello Shandong. L’onda d’urto ha infranto finestre, danneggiato edifici in un raggio di diversi chilometri e generato una colonna di fumo bianco visibile a distanza, alimentando il panico tra i residenti.

Il bilancio provvisorio è tragico: almeno cinque persone sono morte, diciannove sono rimaste ferite e sei risultano ancora disperse. Le operazioni di ricerca e soccorso, condotte da oltre 230 vigili del fuoco, sono proseguite anche mercoledì senza sosta.

Scene di terrore: testimonianze dirette

Zhang Liyou, proprietario di un ristorante a circa un chilometro dall’impianto, ha raccontato all’Associated Press di aver vissuto momenti di terrore. L’esplosione ha mandato in frantumi le vetrate del suo locale e provocato il crollo di parte del soffitto. “È stato improvviso e fortissimo. Fortunatamente, nessuno tra noi è rimasto ferito,” ha dichiarato.

Anche a oltre 3 chilometri di distanza si sono avvertite le conseguenze. Una ristoratrice ha paragonato la scossa a un piccolo terremoto, mentre uno studente di una scuola vicina ha riferito di aver visto fumo giallo con venature rosse e percepito un forte odore chimico, tanto che agli studenti sono state distribuite mascherine protettive con l’ordine di non rimuoverle.

Possibili rischi ambientali sotto osservazione

Il dipartimento locale per l’ambiente ha inviato una squadra sul posto per monitorare la qualità dell’aria e valutare possibili contaminazioni ambientali, ma al momento non sono stati diffusi rapporti ufficiali. L’esplosione ha suscitato timori tra i residenti e ha riportato l’attenzione sulla sicurezza nei parchi chimici industriali cinesi.

Allerta sicurezza: precedenti e contraddizioni

Secondo documenti ufficiali, l’impianto impiega oltre 500 lavoratori ed è specializzato nella produzione di pesticidi e composti chimici per uso medico. Il sito era già stato segnalato per carenze di sicurezza almeno due volte nel corso del 2023, nonostante a settembre fosse stato elogiato per l’efficace gestione dei rischi da parte dei membri del Partito Comunista, che avevano dichiarato di aver individuato e risolto oltre 800 criticità nei primi otto mesi del 2024.

Questa apparente contraddizione solleva interrogativi sulla reale efficacia delle misure di controllo, proprio a meno di due settimane da un workshop nazionale organizzato dal Ministero per la gestione delle emergenze, incentrato sulla prevenzione dei rischi nel settore chimico.

Una lunga scia di incidenti nell’industria chimica cinese

Sebbene la sicurezza sul lavoro in Cina sia migliorata negli ultimi anni, i numeri restano allarmanti: nel solo 2024 si sono registrati 21.800 incidenti con 19.600 decessi.

L’esplosione di Weifang si aggiunge a una lista tragica di incidenti industriali nel Paese. Tra i più gravi, si ricordano:

  • Tianjin, 2015: 173 vittime dopo l’esplosione di un complesso di magazzini con sostanze chimiche pericolose.

  • Yancheng, 2019: 78 morti in seguito all’esplosione di un impianto chimico nella provincia di Jiangsu.

Indagini in corso e pressing sulle autorità

Le autorità locali non hanno ancora chiarito le cause dell’esplosione. Nel frattempo, cresce il pressing sull’amministrazione della provincia di Shandong e sulla Gaomi Youdao Chemical Co., chiamate a rispondere su eventuali negligenze o omissioni nella gestione dei protocolli di sicurezza.

L’episodio ha riacceso il dibattito pubblico sulla regolamentazione dell’industria chimica in Cina, richiedendo maggiore trasparenza, monitoraggi indipendenti e un rafforzamento delle misure di prevenzione, in un settore in cui la posta in gioco è la vita di migliaia di lavoratori e la salute ambientale delle comunità circostanti.