
La comunità di Partinico è sotto shock per la tragica morte di Gioacchino Vaccaro, un uomo di 45 anni deceduto dopo una violenta aggressione subita per strada. La procura di Palermo ha disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso, mentre due fratelli, Leonardo e Antonino Failla, si sarebbero costituiti e successivamente fermati con l’accusa di omicidio preterintenzionale.
Partinico: una lite degenerata in tragedia
Secondo le prime ricostruzioni, Vaccaro si trovava in strada con la moglie quando l’auto dei fratelli Failla, procedendo ad alta velocità, lo ha sorpassato. L’uomo avrebbe protestato chiedendo loro di rallentare. Da qui è nata una discussione che ben presto si è trasformata in una violenta aggressione. I due fratelli sarebbero scesi dalla vettura e avrebbero iniziato a colpire Vaccaro con calci e pugni.
La corsa all’ospedale Civico di Partinico e il tragico epilogo
Allarmata dalla violenza della scena, la moglie di Vaccaro ha chiamato il figlio diciassettenne, che si è precipitato sul posto per difendere il padre. Anche il ragazzo è stato malmenato. Entrambi sono stati trasportati all’ospedale Civico di Partinico per ricevere cure mediche, ma poche ore dopo il ricovero, Vaccaro si è sentito male ed è deceduto. Gli inquirenti stanno ora cercando di determinare se la morte sia stata causata da un’emorragia interna dovuta alle percosse o da un infarto.
Le indagini e le immagini delle telecamere
Le forze dell’ordine stanno ricostruendo nel dettaglio l’accaduto grazie alle testimonianze e alle immagini di videosorveglianza riprese da un esercizio commerciale nelle vicinanze. Gli accertamenti hanno evidenziato che i due fratelli non avevano precedenti penali e che non avrebbero avuto l’intenzione di uccidere, anche se la loro violenza si è rivelata fatale.
La versione della famiglia Vaccaro
Secondo i legali della famiglia della vittima, la lite sarebbe iniziata dopo che l’auto dei Failla aveva suonato ripetutamente il clacson per sollecitare la macchina della famiglia Vaccaro ad accelerare. La situazione sarebbe degenerata fino al violento scontro fisico. Vaccaro, tornato a casa, ha avvertito forti dolori al petto e alla testa. Su consiglio del cognato, si è recato in ospedale, dove è morto poco dopo.
Il dolore della comunità e l’appello del sindaco
Il sindaco di Partinico, Pietro Rao, ha espresso profondo cordoglio per la tragedia: “Non si può morire così. La vita di ogni persona ha un valore inestimabile e non possiamo permettere che la violenza diventi una risposta accettata nella nostra società”. L’episodio ha scosso profondamente la comunità, che ora chiede giustizia per una morte assurda e ingiusta.