E’ rimasto per undici ore sotto le macerie del crollo della Torre dei Conti ai Fori Imperiali, estratto vivo, intorno alle 23 di ieri sera, dai vigili del fuoco tra gli applausi dei presenti è morto una volta arrivato in ospedale. La vittima è il romeno Octay Stroici, 66 anni, l’ultimo dei quattro operai coinvolti nel terribile incidente. Vivo, ma in gravissime condizioni, l’uomo è arrivato al Policlinico Umberto I in arresto cardiaco.
Durante gli scavi per raggiungere Octay Stroici, la struttura veniva monitorata dall’alto con dei droni, per valutare la stabilità delle mura e per scongiurare il rischio di ulteriori cedimenti. Per cercare di salvare la vita all’operaio sono intervenuti 140 pompieri.
La dichiarazione del Sindaco di Roma
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ieri sera aveva dichiarato: “L’operaio è stato estratto vivo dalle macerie. Ora è salito in ambulanza. Sicuramente in prognosi riservata e adesso siamo tutti qui sperando che ce la possa fare. Adesso è nelle mani dei nostri sanitari”.
La dichiarazione del ministro Tajani (Fi)
Il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha così commentato su X il decesso dell’operaio: “Un tragico evento che ha tenuto con il fiato sospeso tutta l’Itali. Ai familiari della vittima esprimo le mie condoglianze più sincere. Enorme gratitudine per tutti i soccorritori intervenuti fin da subito e che hanno tratto in salvo altri tre operai”.
Si indaga per omicidio e disastro colposi
Dopo la morte di Stroici, la Procura di Roma ha aperto un’indagine per omicidio e disastro colposi. Il pm Mario Dovinola ieri ha effettuato un sopralluogo con la polizia giudiziaria della sezione specializzata in materia di infortuni sul lavoro. L’area è stata posta sotto sequestro e nelle prossime ore i pm capitolini disporranno l’autopsia sul corpo della vittima. Inoltre sarà necessaria una consulenza per accertare la causa del crollo ed eventuali omissioni.
Lutto cittadino per Octay Stroici
Il segretario della Cgil di Roma e del Lazio, ha chiesto il lutto cittadino per l’operaio deceduto. “Oggi è un giorno di dolore e rabbia” ha scritto il segretario della Cgil sui social, per poi aggiungere: “Un giorno di cordoglio, per noi, per tutti. Vorremmo che le Istituzioni proclamassero lutto cittadino”.
